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venerdì, Novembre 22, 2024
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Giornalismo calabrese in lutto: morto, a soli 42 anni, Pietro Bellantoni

Si è spento questa notte, a soli 42 anni, il giornalista Pietro Bellantoni, volto del TgR Calabria, nella cui redazione era arrivato solo da qualche mese.

L’uomo aveva scoperto lo scorso marzo di essere stato colpito da un male. Lascia la moglie Ketty Tramontana e una bambina di due anni.

Pietro era nato a Scilla, ma viveva ormai da tempo a Reggio Calabria, dove aveva lavorato per dieci anni come redattore del Corriere della Calabria. Prima aveva anche lavorato in testate giornalistiche nazionali come La Stampa e La Repubblica. Aveva anche svolto esperienze televisive, come per la redazione di Studio Aperto. Aveva, poi, deciso di ritornare in Calabria, lavorando nella redazione di LaCNews24 e ricoprendo il ruolo di direttore responsabile del sito Ilreggino.it.  Durante la giunta Spirlì era stato anche ufficio stampa della Regione Calabria. Infine, qualche mese prima di scoprire la malattia, era stato chiamato nella redazione del TgR Rai, dopo aver vinto il concorso pubblico.

Una tristezza infinita ha inondato i profili social una volta diramata la notizia della sua morte.

Nino Spirlì ha scritto: “Amico, Fratellino, “Colleghino” straAmato e Adorato! Bello come un Angelo, Buono come un Angelo! Penna d’oro del Giornalismo! Grande e Prezioso Collaboratore come Capo del mio ufficio stampa in Regione. Ma, soprattutto, “Famigghjia mia”! Col cuore strappato, lacerato in petto, frantumato dal dolore, mi separo da Te su questa Terra. Da oggi, come da sempre, ci uniremo nel Cuore di Dio! Le mie preghiere saranno per Te, Gioia mia sfiorita sul Sentiero. Mi accompagna la mia Fede in Gesù e sono sicuro che Tu sia già in Paradiso. Mi scriverai da lì. Ti scriverò, per ora, da qui. A Titti, Giulia, i Tuoi Cari, Ninni, va il mio accorato pensiero. Mi mancherai nei prossimi passi del mio ultimo tratto…”

Mentre, Carlo Parisi, segretario generale della Figec Cisal, ha lasciato queste parole: “Con Pietro non perdiamo solo l’eccezionale cronista che ha firmato importanti pagine di verità e riscatto per una regione difficile come Calabria, ma soprattutto un uomo vero che nella sua, purtroppo breve esistenza, si è sempre fatto apprezzare per le sue straordinarie doti. Solare, buono, sensibile, gentile, incarnava la speranza del riscatto di una terra che, purtroppo, continua a perdere i suoi figli migliori. Un forte abbraccio a Ketty, alla piccola, alla famiglia e ai colleghi della Tgr Rai Calabria”.

 

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