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domenica, Novembre 24, 2024
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Gioiosa Jonica, Zavaglia resta fuori dal Consiglio. Enrico Tarzia al debutto

GIOIOSA IONICA – Il dato più clamoroso venuto fuori dalle urne a Gioiosa Jonica è senza dubbio la mancata rielezione del consigliere comunale Maurizio Zavaglia. Già vice sindaco e presidente del Consiglio comunale, nonché capogruppo di maggioranza nel primo Governo Fuda, Zavaglia era stato rieletto nel 2018 con ben 358 voti di preferenze. Il risultato di ieri,  lascia l’amaro in bocca ad uno dei protagonisti della vita politica gioiosana dell’ultimo decennio. La conta delle preferenze si è infatti fermata a 183 voti, vale a dire a metà strada rispetto a cinque anni fa. Una perdita decisamente pesante per il gruppo “Gioiosa Bene Comune”, staremo a vedere con quali conseguenze.

Osservato speciale, invece, al suo debutto in Consiglio comunale, Enrico Tarzia, segretario cittadino del Pd e figlio del compianto professore Peppe, sindaco di Gioiosa Jonica dal 2004 al 2007. Forte di 354 preferenze e di un partito politico organizzato alle spalle, potrebbe bussare con una certa forza alla porta di Ritorto e rivendicare un ruolo di tutto rispetto nel prossimo esecutivo. Per lui e per il suo gruppo si apre, comunque, una fase nuova, di responsabilità, di scelte concrete. Un passaggio necessario che il giovane Tarzia ha colto e programmato per tempo. E il risultato di ieri gli ha dato ragione. Vedremo nel proseguo della consigliatura.

Pèrdono una buona manciata di voti, circa 100 ciascuno, rispetto al 2018, anche il consigliere comunale Loredana Calabrò, che ha rivestito fin qui l’incarico di assessore comunale al Bilancio, Lidia Ritorto, per due volte in giunta e Giulio Papandrea, già responsabile delle Politiche sociali delle giunte Fuda. Meritevoli di menzione anche le affermazioni personali di altre due donne candidate con Ritorto, Serena Palermo e Laura Crimeni. La prima, dopo essere entrata in Consiglio comunale nel 2013 tra le file dell’opposizione, nel 2018 ha sposato il progetto politico di “Gioiosa Bene Comune”, mentre la seconda ha ricoperta la carica di vice sindaco per cinque anni, durante la prima amministrazione Fuda.

Restano fuori dal civico consesso anche altre tre candidate: Marta Mazzone (espressione Pd), Marisa Femia e Vanessa Lascala.

Per chiudere, il trionfo personale del primo cittadino uscente, Salvatore Fuda, che con 884 voti di preferenza ha messo il sigillo su dieci anni di buona pratica politica-amministrativa per la sua Gioiosa. Chapeau, signor “sindaco”.

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