La preziosa opera resterà in mostra al Museo Diocesano fino al prossimo 22 maggio
La mostra dell’arazzo “Ananias et Saphira” realizzato su cartone di Raffaello, in mostra presso il Museo Diocesano di Gerace, dallo scorso 28 maggio e che avrebbe chiuso i battenti il 4 settembre, considerato il grande successo che ha riscosso, è stata prorogata fino al 22 maggio 2023, su richiesta del direttore del museo Giacomo Oliva.
Il proprietario, Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, ha accolto la richiesta per poter dare la possibilità agli studenti del territorio di effettuare visite guidate ed attività didattiche.
La notizia giunge a distanza di tre settimane dal convegno di studi che si è tenuto nello stesso Museo e che ha visto illustri cattedratici e personaggi della cultura romana e calabrese relazionare sull’argomento e sul ruolo che la Calabria ha avuto nello gettare le basi dell’Umanesimo e del Rinascimento.
Secondo gli organizzatori, quello del 4 settembre, è stato il primo convegno di studi preannunciando così che sarà un appuntamento apripista per successivi incontri annuali sullo studio della Calabria Rinascimentale: un periodo che per la Calabria non è stato assolutamente marginale nel panorama della cultura italiana ed europea.
Un primo, significativo risultato della mostra, oltre ai numerosi visitatori, è stato l’atto di donazione al Museo Diocesano della raccolta delle stampe della Reale Calcografia dello Stato raffiguranti le opere di Raffaello presenti nel Palazzo Apostolico Vaticano, dono del professore Luigi Ficacci, già Direttore dell’Istituto Centrale del restauro.
Gli atti del convegno saranno editi a cura del Ministero della Cultura e pubblicati entro l’anno in corso. Grande soddisfazione ha espresso il vescovo di Locri Gerace, Francesco Oliva, il cui impegno per la promozione della cultura quale strumento di evangelizzazione è sempre stato un convinto sostenitore.