Il Dottore Gaetano Gargiulo dopo 45 anni va in pensione. È stato docente di Cardiochirurgia Pediatrica nel corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna e numerose sono state le sue pubblicazioni e il suo contributo al miglioramento del trattamento delle cardiopatie congenite nei bambini e nei neonati e alla problematica della sostituzione valvolare. Nato e cresciuto a Siderno, ha svolto gli studi a Bologna dove poi ha esercitato la sua professione
Il Dottore Gaetano Gargiulo va in pensione dopo 45 anni di onorato servizio. L’Università Alma Mater di Bologna gli dedica un’intera giornata di incontri con gli studenti e riflessioni fra docenti, amici e familiari. Il Professore Gargiulo nasce a Siderno Marina e nonostante i suoi studi Universitari si siano concentrari a Bologna, resta un Calabrese di sangue. Si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna e successivamente ottiene il Diploma di Specialità in Cardioangiochirurgia. Non si ferma qui perché subito dopo prende il diploma in Dottore di Ricerca in Metodologie di Ricerca Scientifico Sperimentali nelle discipline Chirurgiche Toraco-Cardiovascolari e questo è il suo trampolino di lancio per la continua ricerca scientifica e il miglioramento dei trattamenti cardio-chirurgici in Pediatria e nei bambini in età evolutiva.
Ha vinto numerosi premi ed eccellenze nel territorio Calabrese di cui è originario. Neanche due anni fa ha ritirato proprio a Siderno la sua madre patria, il “Premio Eccellenza” istituito dal Lions Club della cittadina della Locride, e gli fu affidato per il suo instancabile ed encomiabile impegno professionale e umano profuso dal grande professionista sidernese con dedizione e competenza che ben rappresenta le caratteristiche di eccellenza e di merito che hanno ispirato l’istituzione del premio. Il Dottore Gaetano Gargiulo resta una delle migliori menti del nostro territorio e questa si inserisce a pieno titolo tra le iniziative tese a favorire la crescita sociale e culturale della nostra comunità.
Durante tutti questi anni ha eseguito più di 6000 interventi cardio-chirurgici con particolare interesse per Chirurgia delle Cardiopatie congenite in età pediatrica, neo-natale e nell’età evolutiva, Chirurgia riparativa e sostitutiva delle valvole cardiache e sul trattamento chirurgico dell’Ipoplasia del cuore sinistro, dell’Interruzione dell’arco aortico e sulla cura completa delle cardiopatie congenite in epoca neonatale. Tutte queste operazioni sono state svolte dal Professore presso il Policlinico Universitario Sant’Orsola Malpighi di Bologna, dove contemporaneamente ha insegnato. Attualmente è socio della Società Italiana di Cardiochirurgia, della Società Italiana di Cardiologia pediatrica e dell’ European Association for Cardio-Thoracic Surgery. Parallelamente alla sua attività di chirurgo, negli anni è stato un Docente di Cardiologia Pediatrica, Docente presso la scuola di Specializzazione in Pediatria, e titolare del Corso Elettivo di Cardiochirurgia Pediatrica, nel corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna. Il suo contributo all’Alma Mater di Bologna è stato eccezionale e ha cambiato le menti dei giovani studenti che in questi anni hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
Del suo preziosissimo contributo, per la salute di migliaia di bambini in età infantile ma anche ragazzi e giovani adulti, se n’è parlato domenica mattina nel convegno ospitato dalla festa annuale dell’associazione Piccoli grandi cuori, associazione onlus che da anni collabora con l’Ospedale Policlinico di Bologna. Il Professore Gargiulo racconta della sua esperienza con l’associazione «le cose sono cambiate negli anni, la sanità è cambiata notevolmente: sono cambiati i bisogni, sono cambiati i rapporti con le famiglie ma un filo conduttore in questi anni esiste, ed è l’amore e la passione per questo lavoro, per i bambini e i pazienti che hanno una problematica cardiologica.» L’ obiettivo che è un sogno coltivato da diversi anni per l’Associazione, così come per il Professore Gargiulo resta quello di aprire quanto prima una Casa dell’Accoglienza accanto al Sant’Orsola dove ospitare i pazienti che devono essere monitorati ma che così possono uscire dall’ospedale e recuperare un pizzico di quotidianità e di serenità con la famiglia.
«mi mancherà la routine: alzarsi la mattina, andare in ospedale, vedere i bambini, affrontare la sala operatoria… Cose che faccio da oltre 40 anni. Non è una cosa semplice».
A proposito invece degli ultimi eventi legati ad episodi di violenza in ospedale nei confronti dei camici, il Professore Gargiulo sostiene «Per fare una buona sanità ci vogliono dei buoni medici, professionisti, infermieri, ma ci vuole anche una cultura sanitaria da parte della società, dei cittadini. La sanità non può pensare di risolvere i problemi di tutti, non tutte le cose vanno per il verso giusto, ci sono cose che ancora non riusciamo a fare. E allora non bisogna dare l’idea alla gente che la sanità può risolvere tutto, e soprattutto bisogna far capire alle persone che la sanità costa, non bisogna sprecare, questa è una cosa molto importante se vogliamo che il nostro continui a essere un buon sistema sanitario».
Il Professore Gargiulo sarà in pensione dal 31 ottobre.