Che brutta giornata, questo martedì di aprile. Ieri sera, distratto da molte cose e forse un po’ stanco di sapere sempre tutto, ho chiuso il telefono. Forse sentivo che nell’aria c’era una brutta notizia, non so.
Questa mattina, mi collego e vedo la foto di Francesca Carciati bella come il sole, che tutti salutano che tutti piangono, il messaggio con i social arrivano subito. Una botta. Non pensavo di scrivere per te che eri più giovane, non pensavo che fossi in pericolo. Ho conosciuto Francesca all’Ymca, era di qualche generazione dopo della mia, non tante penso, perché ci si trovava la sera con amici comuni. Ricordo tanti ricci, Francesca, Agnese, Gregorio e altri di cui mi sfuggono ora i nomi. Sicuramente ricordo Daniela, che quando veniva da Torino era nel vostro giro. Tanti ragazzi, belli e solari che riempivano le estati intorno all’Ymca, ed al centro di Siderno. Francesca come Daniela erano bellissime, da film. Anche Nino, forse. Anche il fratello Lelè, che da ragazzino era un terremoto. Poi passano gli anni ci si incontra, rimane il legame con la famiglia con chi si vede sempre, ma mai pensavo di scrivere della tua morte.
Addio bella Francesca!