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venerdì, Settembre 13, 2024
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Festival dell’Effimero di Celico: successi e grande partecipazione

Enorme successo di pubblico per l’edizione 2024 del Festival che ha avuto tra i protagonisti musicali Michele Bravi ed Ermal Meta. Il Sindaco Lettieri: «una partecipazione che ci ha letteralmente sopraffatti»

Il Festival dell’Effimero di Celico, giunto alla sua 14ma edizione, ha mantenuto la promessa di un appuntamento immaginato e realizzato per regalare bellezza. Dal 19 al 23 agosto scorsi, cinque giornate di musica, intrattenimento, ma anche momenti di riflessione, che hanno registrato la partecipazione straordinaria di migliaia di persone giunte da ogni dove a popolare il piccolo borgo presilano.

Il Festival dell’Effimero è stato magnificamente organizzato dal Comune di Celico e dall’Associazione Culturale SilAntica, centrando pienamente l’obiettivo di aggregare l’intero comprensorio nella promozione della cultura del territorio, dell’ambiente e degli stili di vita sostenibili, e soprattutto della legalità. Su questo tema, l’importante convegno moderato dal giornalista Fabio Benincasa, che ha visto la partecipazione  del sindaco di Celico Matteo Francesco Lettieri e di Alessandro Porco, sindaco di Aprigliano, con gli interventi di Don Ennio Stamile, Rettore UniRiMi “Rossella Casini”, che ha fortemente sottolineato che «la vera arma per combattere la mafia è la conoscenza, è la prima forma di resistenza. Ignorare il fenomeno mafioso oggi rappresenta una doppia irresponsabilità». Poi il Tenente Colonello Dario Pini, Comandante del Reparto Operativo Carabinieri di Cosenza e il Commissario Capo della Polizia di Stato, Franco Cassano che hanno, tra l’altro, sottolineato come sia importante abbattere il muro che tiene distanti i cittadini dalle forze dell’ordine. A seguire Valentina Francesca Nigro, docente in discipline letterarie, che ha parlato di pedagogia antimafia;  Annamaria Campanaro, laureanda in psicologia clinica, che ha esposto alcuni risultati di ricerca scientifica su educazione e mafie e, infine, Francesca De Luca del Gruppo Scout Celico 1, che ha parlato di “resistenza” attraverso due momenti particolarmente emozionanti che hanno visto protagonisti i ragazzi scout nel ricordo del piccolo Cocò Campolongo, ucciso e bruciato dalla ‘ndrangheta nel gennaio del 2014, a soli tre anni. Un momento significativo, in chiusura di serata, quello dell’inaugurazione della Panchina della legalità, installata nella Villa comunale Roberta Lanzino, con una targa che riporta le parole pronunciate da Peppino Impastato. «Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà».

Il secondo incontro, dedicato allo spopolamento e alla spinta al turismo nei piccoli borghi, ha visto la presenza, oltre che del sindaco del comune ospitante Matteo Francesco Lettieri e dell’assessore regionale Gianluca Gallo, anche quella del sindaco di Aiello Calabro, Luca Lepore; il sindaco di Rovito Giuseppe De Santis, il primo cittadino di Cleto Armando Bossio, l’omologo di Spezzano della Sila, Salvatore Monaco e il consigliere comunale con delega al turismo di Celico, Stefano Bafaro.  Gallo, nel suo intervento,  ha spiegato come sia fondamentale dar vita ad un «grande patto tra gli amministratori per favorire le politiche di sviluppo legate al territorio, ed ovviamente attivando la leva del turismo». Secondo l’assessore, il trend sta cambiando grazie alla nuova narrazione offerta attraverso l’investimento e la promozione sui canali Rai che dedicano intere puntate alla Calabria.

Una visione, quella offerta da questi due incontri, che si sposa pienamente con lo spirito del Festival. Ma l’Effimero ha veramente regalato straordinari momenti con tutti i suoi eventi in cartellone completamente gratuiti. Dopo i magnifici Villazuk, la Max power 883 in un live che ha fatto cantare e ballare tutti , è stata la volta degli Area 765. Tutti appuntamenti molto attesi, ma le due serate che hanno visto protagonisti Michele Bravi, nella sua unica tappa estiva in Italia a Celico, e quello di Ermal Meta, nel suo unico concerto gratuito in Calabria, il Festival ha raggiunto il suo apice. Sono stati infatti veramente migliaia le persone accorse al pattinodromo per ascoltare due dei protagonisti più interessanti della canzone italiana. Con Michele Bravi, il 22 agosto, una serata emozionante tra i brani contenuti nel nuovo disco ‘Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi’, che contempla anche ‘Viaggio nel tempo’, ‘Umorismo italiano’ e ‘Malumore francese’ (feat. Carla Bruni). E poi i singoli di maggior successo, come ‘Il diario degli errori’, certificato disco di platino e ‘Mantieni il bacio’, disco d’oro. La 14esima edizione del Festival dell’Effimero si è chiusa il 23 sera con Ermal Meta che con il suo live ha acceso l’entusiasmo incontenibile del pubblico con ‘Buona Fortuna’, ‘Ragazza paradiso’, ‘Piccola anima’, e ‘Non mi avete fatto niente’, canzone cantata insieme a Fabrizio Moro e vincitrice al  Festival di Sanremo 2018.

«L’edizione di quest’anno è stata superlativa, con una partecipazione che speravamo sì di avere, ma che sinceramente alla fine ci ha letteralmente sopraffatti – ha dichiarato il Sindaco di Celico, Matteo Francesco Lettieri. – Un bilancio assolutamente positivo avvalorato dall’arrivo di persone da altre regioni, che hanno riempito tutte le strutture ricettive della zona, a stagione estiva ancora in corso. Con le idee che stiamo mettendo in campo – ha concluso Lettieri – e con le sinergie che stanno nascendo, siamo certi che l’edizione di quest’anno si ricorderà solo come assaggio di quelle straordinarie che ancora verranno».

E a Celico ci pensano davvero, anche perché il Comune è beneficiario di un bando del Ministero del Turismo, per complessivi 2.250.000,000 euro, destinati, oltre che alle iniziative culturali come il Festival dell’Effimero, anche a interventi infrastrutturali nel territorio celichese, presilano e silano, che riguardano il progetto di più ampio respiro ‘Celico città celeste’, legato alla storia dell’Abate Gioacchino da Fiore, che qui ebbe i natali nel 1130. Nuovi percorsi per guidare il viaggiatore alla scoperta della simbologia gioachimita, e dei luoghi dove l’Abate elaborò il suo pensiero.

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