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Festa della Musica al Museo Archeologico nel segno dei Bronzi di Riace

Arte e musica uniti nel segno dei Bronzi di Riace. Una settimana di eventi al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria per celebrare la Festa della Musica con gli allievi del Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria, frutto della consolidata collaborazione fra i due Istituti.

«Unire ambiti diversi e contaminarli in una suggestiva fusione di linguaggi culturali dà senso al nostro lavoro – dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Da anni il MArRC si impegna non solo nella promozione del patrimonio archeologico calabrese, ma anche nella valorizzazione del suo paesaggio culturale, ricco di eccellenze. Tra le numerose collaborazioni di questi anni, quella con il Conservatorio “F. Cilea” è una delle più solide, costellata di eventi significativi e di grande successo. Ringrazio il direttore del Conservatorio, Francesco Romano, per l’entusiasmo manifestato nel voler coniugare arte e musica, portando gli allievi a suonare tra i capolavori del Museo. Sarà certamente un’esperienza indimenticabile per tutti i visitatori del MArRC».

Gli appuntamenti, che si ripeteranno ogni giorno alle 11.00 e alle 18.00, hanno avuto inizio oggi, martedì 21 giugno, la giornata scelta per celebrare in tutta Italia la Festa della Musica in coincidenza con l’inizio dell’estate. Alle ore 11.00, dopo i saluti del direttore Malacrino e del direttore Romano, si è tenuta la prima delle performance musicali, vere e proprie “prove aperte” degli allievi del Conservatorio. Nello spazio accanto al magnifico Kouros di Rhegion si sono esibiti le classi di Musica da camera e Chitarra, che torneranno anche per l’appuntamento serale alle 18.00. Mercoledì 22, al Livello A, e giovedì 23 giugno, al Livello C del Museo, sarà protagonista la classe di Flauto. Venerdì 24 giugno toccherà alla classe di Archi, mentre il giorno successivo sarà il turno delle classi di Musica da camera e Clarinetto. Chiuderà il programma domenica 26 giugno un suggestivo ensemble, che si esibirà accanto al Kouros, all’ingresso della Sala dei celebri Bronzi di Riace e di Porticello.

«La collaborazione tra il MArRC e il Conservatorio, sperimentata con successo in numerosi concerti tenuti negli anni scorsi, si estende oggi a un’esperienza di musica itinerante tra le sale espositive – dichiara il direttore Romano – grazie alla partecipazione di numerosi studenti del “Cilea” in occasione della Festa della Musica. L’iniziativa, pienamente condivisa dalle due Istituzioni, si pone nella direzione di un sempre maggiore coinvolgimento della musica nella vita del Museo. I musei, infatti, non sono sempre stati silenziosi. Il mouseion di Alessandria (300 a.C.) fu dedicato alle muse e pose un’enfasi speciale sulla musica e la poesia. I musei moderni hanno assistito a un cambiamento crescente di importanza all’interno della società tra le arti visive (principalmente pittura e scultura) e musica e poesia, quest’ultima perdendo il suo status di arte altissima e raffinatissima, che aveva mantenuto durante il Rinascimento. L’effetto di questo cambiamento è che il termine “arte” ora spesso si riferisce, in senso generale, alle arti visive. Man mano che i musei si sono evoluti in “templi dell’arte”, il suono è stato completamente escluso. Ma se la maggior parte delle cerimonie religiose hanno sempre incluso una dimensione sonora (discorso, canto, suono di strumenti), la relazione tra lo spettatore e l’opera d’arte potrebbe rafforzarsi attraverso la musica. In attesa di una ricerca approfondita – conclude il direttore del Conservatorio – sull’impatto della musica sul visitatore del museo, con questa iniziativa proviamo a immaginare uno scenario in cui l’arte dei suoni possa abitualmente e proficuamente accompagnarlo».

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