Comunicato sulla Limina di Maria Elena Senese e Giuseppe Rizzo, rispettivamente segretari di FenealUil Calabria e Uil Reggio Calabria
Non si perda altro tempo per avviare il cantiere di messa in sicurezza e ammodernamento della galleria della Limina. La caduta dei calcinacci, che si è registrata negli ultimi giorni, è un chiaro segno che siamo in notevole ritardo, nonostante le diverse denunce che come Sindacato abbiamo fatto nel tempo, e ci dimostra che le preoccupazioni dell’Anas – da noi condivise anche ai tavoli istituzionali – non erano peregrine.
L’intervento è indispensabile per evitare che si possa consumare l’ennesima tragedia della strada. Quella galleria è a rischio e va messa in sicurezza. Allo stesso tempo è necessario procedere alla messa in sicurezza di una viabilità che sia, realmente, alternativa all’attraversamento della galleria della Limina che sia in grado di assorbire l’ingente volume di traffico veicolare che si muove lungo la direttrice Jonio-Tirreno e, quindi, di non limitare la mobilità della Locride e della Piana così come segnalato dagli amministratori locali.
Allo stesso tempo, però, il caso Limina ci consegna il quadro di forte ritardo infrastrutturale che permane sul territorio della provincia di Reggio Calabria. Qui, infatti, da tempo si aspetta l’ammodernamento della Strada statale 106; il potenziamento della linea ferrata jonica e la realizzazione delle dorsali di attraversamento del territorio, prima fra tutte la Bovalino-Bagnara.
Il territorio non può più attendere, così come più volte abbiamo ricordato al presidente Roberto Occhiuto e alle istituzioni locali, né i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza della galleria della Limina né, tantomeno, la realizzazione di tutti quegli interventi infrastrutturali necessari a garantire gli standard minimi di vivibilità e mobilità sicura ai cittadini della provincia di Reggio Calabria.