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sabato, Settembre 21, 2024
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Emergenza sanitaria: blocco operatorio all’Ospedale Santa Maria degli Ungheresi

Il Comitato Spontaneo a Tutela della Salute ha esposto le sue preoccupazioni all’interno di una nota resa pubblica riguardo il grave blocco operatorio dell’Ospedale Santa Maria degli Ungheresi della Piana di Gioia Tauro.

“Qualcuno ne dovrà rispondere penalmente”, inizia così la nota del Comitato Sppontaneo a Tutela della Salute a proposito delle gravi carenze non solo strutturali dell’Ospedale di Polistena ma soprattutto per la grave e annosa assenza di medici anestesisti che oggi blocca la routine chirurgica della Sala Operatoria.

Liste di attesa infinite, medici costretti a fare turni illegali per garantire l’emergenza del pronto soccorso, cittadini umiliati e abbandonati al proprio amaro destino, costretti ad andare fuori dalla Regione perchè il loro diritto alla cura qui viene negato con un ulteriore disagio ed una spesa notevole per tutta la famiglia. Tutto questo perchè esiste una festione poco chiara della cosa pubblica, più volte è stato denunciato che pur riconoscendo gli sforzi fatti fino a qui dal Presidente Occhiuto, questi non bastano per operare in sicurezza e tranquillità nel complesso sistema operatorio.

E’ davvero mai possibile che i vari reparti di Ortopedia, Chirurgia, Ostetricia bisogna contendersi un solo unico medico superstite di anestesia? Interventi seri e complessi farli slittare in tardo pomeriggio perchè non c’è l’anestesista? Forse gli anestesisti del Grande Ospedale Metropolitano non arrivano qui in Ospedale perché ancora non sono stati pagati? Non si può più aspettare, qui c’è un diritto sacrosanto sancito dalla nostra Costituzione che è in grave pericolo e non sarà certo questa Amministrazione fallimentare a farci morire senza aver lottato. In un primo momento che risale a due anni fa era stato suggerito dal Comitato a Tutela Salute delle convenzioni con l’Università di Messina e Catanzaro che però non sono arrivate. Perché?

Si ppoteva pensare ad una convenzione con l’Ospedale di Lamezia Terme dove ci sono professionisti validi che potrebbero seppur momentaneamente darci una mano. Perché? In estremis si potrebbe ricorrere a società esterne, la vita di un uomo deve valere e deve valere tanto. E per voi? Si spendono soldi per cose inutili e strutture mai utilizzare e per salvare la vita delle persone ci si deve pensare? La Dottoressa Di Furia non poteva considerare questa proposta da valutare invece che sostenere solo che non ci sono anestesisti? La Dottoressa è tenuta a risolvere un problema grave e non perchè lo dicono i cittadini, ma perchè è un suo dovere visto che ricopre un ruolo importante come Direttore Generale della nostra Asp. D’altronde cosa è cambiato da due anni a questa parte? Nulla! Questo era un problema a luglio 2021 quando si è scesi in piazza e questo è il grave problema principale che persiste nel 2024.

Cosa è stato fatto per questo reparto e per i pochi medici rimasti qui a buttare sangue? Nulla purtroppo.

I professionisti stanno tutelando con la propria vita e salute un’azienda che a sua volta non li tutela, non possono più operare in queste condizioni. L’appello va alla Dottoressa Di Furia, che comprende che i suoi colleghi medici non possono operare in queste condizioni, ponendo fine a questo stillicidio. Il modo c’è, manca solo la volontà di farlo.

“Dottoressa ci dia le risposte in tempi brevi, non possiamo più stare a guardare la morte, la disperazione di chi non può curarsi altrove ma vuole avere riconosciuto un diritto alla cura qui nella propria terra. La scelta sta a lei.. farli vivere o morire!”

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