Scongiurata la classica “maglia nera” con poco più di un quinto delle aziende che onorano gli obblighi di saldo alla scadenza. Tra le province 95ma risulta essere Cosenza, Reggio Calabria è 106ma, penultima nello Stivale.
Non ultima ma penultima. E la cosa non può che soddisfare la Calabria per non essere fanalino di coda, una volta tanto nelle varie classifiche nazionali, nello specifico per quanto concerne i pagamenti alla scadenza di fornitori di beni e servizi: scongiurata, quindi, la classica “maglia nera” stando almeno a ciò che rileva lo Studio Pagamenti Cribis, posto in aggiornamento al 30 giugno 2021. Che segna, nero su bianco, come soltanto il 20,7 per cento delle imprese, e dunque poco più di una su cinque, saldi alla scadenza onorando, pertanto, l’impegno economico assunto.
Nel sopraccitato studio condotto “Rispetto al trimestre precedente, quando erano il 20,9 per cento peggiorano i pagamenti puntuali (-1%), ma diminuiscono quelli effettuati con ritardi superiori ai 30 giorni, passati dal 22,8% al 22,1% (-3,1%); rispetto allo scorso mese di marzo– si rileva con il suddetto report – in tutte le province calabresi, ma soprattutto a Crotone (-5,7 per cento) e a Catanzaro (-4,4 per cento), diminuiscono i pagamenti in grave ritardo, mentre Crotone e Reggio Calabria sono le uniche in regione a far segnare un incremento nei pagamenti alla scadenza, passati rispettivamente dal 21,3 al 21,4 per cento e dal 18,4 al 18,7 per cento”.
Nella classifica delle province, la migliore delle calabresi è Cosenza (95/ma), seguita da Catanzaro che è 98/ma, mentre Vibo Valentia risulta 99/ma, poco oltre Crotone in 104/ma posizione e, infine, c’è Reggio Calabria, 106/ma e penultima in Italia: all’uopo si desume che, sempre rispetto a marzo 2021, Cosenza, Vibo Valentia e Crotone guadagnano una posizione, mentre rimangono stabili Catanzaro e Reggio Calabria.