È stato pubblicato, il 3 aprile scorso, “Cannibalismo, Questioni di genere e serialità” il saggio scientifico di Davide Costa, edito dalla casa editrice universitaria Tab edizioni di Roma. Costa, che vive a Tiriolo (provincia di Catanzaro), è dottorando di ricerca in Sociologia della medicina.
Sottoposto a “double blind peer review”, il saggio analizza il fenomeno del cannibalismo con un approccio transdisciplinare che ingloba la sociologia, l’antropologia e la criminologia.
In particolar modo, Il concetto di cannibalismo viene approfondito attraverso 5 casestudy di soggetti cannibali: da Jeffrey Dahmer, a Leonarda Cianciulli, ad Andrei Chikatilo, ai coniugi Baksheev e Armin Meiwes. Ogni casestudy ha previsto l’inclusione delle variabili di genere e di orientamento sessuale, correlate alle condotte criminali di questi soggetti da cui è emersa una riflessione sulle differenze nel modus operandi fra serial killer uomini e donne, sulla serialità in coppia e sulla serialità omicidiaria messa in atto da serial killer omosessuali.
Chi è Davide Costa?
Davide Costa vive a Tiriolo (CZ) ed è laureato in Sociologia, Professioni sanitarie e in Criminologia all’Università degli studi Magna Graecia di Catanzaro; presso lo stesso ateneo è attualmente dottorando di ricerca in Sociologia della medicina. I suoi interessi riguardano le questioni di genere e la sanità.
È membro di Editorial Board e autore di diverse pubblicazioni, tra cui il saggio “Mangiare da matti. Una storia socioalimentare a Girifalco (e non solo)”. È membro dell’AIS (Associazione Italiana di Sociologia) sezione sociologia della salute e della medicina e della SISS (Società Italiana di Sociologia della Salute) e finalista (2019 e 2021) al concorso internazionale di poesia Il Federiciano.