Oggi, 24 agosto sembrava che la giornata non finisse più, per cui cerco di interrompere questa sensazione e scendo per un caffè. Proprio sotto, mentre ricevo una telefonata, passa il mio amico Pippo Cannatello che scuro in volto mi dice qualcosa, da labiale capisco subito che è morto il padre di Loretta (la moglie), è morto Enzo Brullo. Le sensazioni sono molte, perché alle volte non riusciamo a comprendere fino in fondo il senso del nostro stare in questo mondo, i valori ai quali magari dovremmo dare maggiore importanza rispetto alle cose materiali e terrene. Ma tutto questo mi gira in testa mentre ricordo chiaramente Enzo. Per me è stata una figura familiare, perché sono da sempre amico di Loretta, la figlia.
Da sempre all’Ymca c’era questo signore molto stile sobrio, nessuna parolaccia, la sigaretta fumata con meticolosità, le camicie sempre in ordine. Enzo Brullo, come ricordo, aveva fatto una brillante carriera nella storica e sepolta Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania. Era, forse, in quel periodo segretario cittadino della Democrazia Cristiana, quando il partito a Siderno comandava la politica cittadina. Quando sono tornato a Siderno l’ho rivisto impegnato come segretario dell’UDC, nata dopo la fine di mani pulite e la distruzione della politica italiana. Ricoprì quel ruolo per molti anni, penso fino al 2005, ma era, dopo essere andato in pensione, molto attivo nella politica sidernese. A livello sociale è stato presidente del Rotary cittadino, intorno al 2006. Da quando sono ritornato a Siderno, che non ero più un ragazzino, mi piaceva molto discutere di politica con lui. Era sempre democristiano nell’anima, per cui i nostri incontri iniziavano come analisi del presente e finivano con grandi discussioni sulle politiche locali e nazionali, uno spasso. Ricordo che era rappresentante di lista fisso come mio padre alla mitica sezione numero 1, durante le varie elezioni. Infine, era anche uno sfegatato tifoso juventino. Oggi, quando ho visto il viso di Pippo, mi sono venute in mente tutte queste cose che scrivo, perché la gente ricordi una persona che è stata importante per questo paese e non solo.
Addio anima democristiana!