Luigi Misuraca ci parla del doppiopesismo italiano in merito alle recenti vicende del ragazzo del liceo che ha mimato la pistola e di Giorgia Meloni in versione clown in Parlamento.
Luigi Misuraca
Si sta facendo un gran parlare del gesto, mimato, con le dita a mo’ di pistola – peraltro con il braccio rivolto verso l’alto – di un giovane liceale diciassettenne, mentre si trovava, con la sua classe e docenti accompagnatori, dentro il Palazzo del Parlamento; presente il Sen. La Russa, che si è “scandalizzato”, ed il Capo del Governo.
Chiaro segno di dissenso versus il Governo, ma esternato con modalità “irrituali”; subito giustamente notati e sanzionati. Egli ha compreso, si è scusato e spero che non lo mandino al rogo; vigente il clima restauratore di Dio, Patria e Famiglia.
Non sono state però notate le espressioni facciali irriverenti della Presidente del Consiglio ed i gesti, anch’essi offensivi verso le Istituzioni, durante la Seduta ed ancor di più mentre aveva la facoltà di intervento in Aula e parlava all’emiciclo un Leader di una formazione di Opposizione. Modalità queste si, più o meno ripetute nei modi; ergo rituali!
La giacca tirata fin su, dal Presidente, a coprirle la testa per nasconderla ed occultarne il viso! Avrà il buon gusto – e l’educazione (n.d.r.) – la predetta di scusarsi pubblicamente per la “recita” burlesque?
Chi avrà cura di spiegarle che il Ruolo che ricopre non le consente/permette, neanche, simili atti di avanspettacolo, oltre il suo eloquio, spesso di arringa che compete – semmai – all’Opposizione e mai e poi mai a Colei che detiene, pro-tempore, la barra del Governo della “Patria”?
Non sono ottimista, ma… attendo pubbliche scuse anche verso i Cittadini tutti che devono sentirsi, comunque, rappresentati dal Governo; indipendentemente dalle idee politiche degli uni – al Comando – e degli altri, avversari del momento.