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martedì, Novembre 26, 2024
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HomeattualitàDue diversi reati in Calabria, grande assente la ‘ndrangheta

Due diversi reati in Calabria, grande assente la ‘ndrangheta

Oggi, sono stato colpito da due articoli che ho letto in modo distratto.

Il ragionamento che mi fa collegare queste due diverse notizie e che sono due episodi delittuosi, tutti e due verificatisi in Calabria, tutti e due collegati ad autori non calabresi e tutti e due finiti con gli arresti.

Infatti, la prima notizia esce sulla Gazzetta del Sud con questo titolo: “La droga prodotta dai cinesi a dispetto della ‘ndrangheta”, parla di un traffico di droga tra Calabria e Olanda diretto da un’organizzazione criminale cinese che, nel silenzio, è riuscita ad acquistare 5 capannoni industriali e trasformarli in serre artificiali che producevano la media di 200 kg ciascuno di Marijuana. La droga prodotta poi veniva inviata ai soci olandesi che pensavano a come sistemare sul mercato la merce. Un traffico che si è realizzato nella provincia di Cosenza, tra Castrovillari e Santa Sofia D’Epiro, Luzzi Rossano Corigliano e Amato. Nell’articolo il giornalista scrive: “In un anno, secondo quando emerge dalle indagini della Polizia, nella terra della ‘ndrangheta e senza che bosso o picciotti se ne accorgessero, i cinesi hanno prodotto 1100 chili di Marijuana destinata al Nord Europa”.

La seconda notizia, invece, riguarda un’ operazione di Polizia e Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane, che titola sempre la Gazzetta “Porto di Gioia, stroncato un traffico di auto di lusso”. In quest’ operazione sono state sequestrati 250 veicoli di grande cilindrata del valore di almeno 22 milioni di euro. Un traffico destinato al mercato della penisola arabica, anche in questo caso sarebbe gestito da un’organizzazione internazionale con base in Canada. Anche in questo caso il giornalista sottolinea che, per adesso, non sembrerebbe che l’organizzazione avesse collegamenti con criminali italiani.

Ora, dopo aver raccontato della mia stupefacente lettura, la riflessione sorge spontanea: Ma può succedere una cosa del genere dove opera la mafia più potente del paese? Ma siamo sicuri che i racconti che finora sono stati fatti della Calabria siano veramente reali?

Secondo me, qualcosa non torna, come sia possibile che in una zona della Calabria dove la ‘ndrangheta (secondo molti scrittori e professionisti dell’antimafia) controlla anche il respiro delle persone, dei criminali stranieri facciano il bello e cattivo tempo. Non è che forse qualcuno, fino ad oggi, ha proprio barato?

 

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