Regole, cartelli e milioni di euro: ecco come la ‘Ndrangheta controlla il narcotraffico nel porto calabrese
Vincenzo Pasquino, narcotrafficante di fama globale legato alle cosche della Locride, ha deciso di collaborare con la giustizia. Le sue rivelazioni, contenute nei verbali del processo Eureka, offrono uno spaccato inedito sul narcotraffico nel porto di Gioia Tauro.
Pasquino descrive un sistema rigido che regola i traffici di cocaina: ogni famiglia calabrese che importa un carico a Gioia Tauro deve informare le altre ‘ndrine. Se queste non sono interessate, la droga può essere offerta ad altri, ma chi infrange la regola rischia la morte o l’esclusione dal business.
Pasquino racconta di aver organizzato spedizioni di cocaina dal Brasile. Nel 2020, un carico da 500 kg destinato a Gioia Tauro è stato oggetto di un acceso contrasto con i Mammoliti, cosca locale che controlla la logistica nel porto. A causa di un errore nel booking, la droga è finita nelle mani dei Mammoliti che, dopo una discussione, hanno inviato un milione di euro in contanti a Milano come risarcimento.
Le rivelazioni di Pasquino mettono in luce un giro d’affari colossale che si svolge su scala internazionale, con ingenti quantitativi di denaro movimentati attraverso chat criptate e con la complicità di cartelli sudamericani. Le sue dichiarazioni rappresentano un colpo importante alla ‘Ndrangheta e offrono preziose informazioni per le forze dell’ordine impegnate nella lotta al narcotraffico.
Il porto di Gioia Tauro emerge come snodo centrale per il traffico di droga in Europa, grazie alla sua posizione strategica e ai legami con le ‘ndrine calabresi. Le rivelazioni di Pasquino confermano il ruolo cruciale di questo scalo nel panorama del narcotraffico internazionale.
Le dichiarazioni di Pasquino, insieme all’azione delle forze dell’ordine, rappresentano un passo importante verso lo smantellamento del sistema di narcotraffico che coinvolge la ‘Ndrangheta. La sua collaborazione con la giustizia offre una rara opportunità per comprendere le dinamiche interne di questa organizzazione criminale e per colpire duramente i suoi traffici illegali.