Milano qualche giorno fa, si è aggiudicata nuovamente il podio dell’annuale indagine sulla qualità della vita in Italia. La classifica realizzata da Italia Oggi e da Italia Communications in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, vede Milano prima classificata, a seguire Bolzano, Monza, Bologna e Trento. Ultimissime in classifica Agrigento, Reggio Calabria e Caltanissetta.
Nonostante si parli sempre di violenza, di reati, di alti costi della vita e degli affitti con prezzi alle stelle, Milano è stata giudicata come la migliore città in cui vivere in Italia in termini di qualità di vita. I criteri analizzati da Italia Oggi, Italia Communications e l’Università La Sapienza di Roma sono: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, turismo, reddito e ricchezza.
Analizzando questi criteri appunto, Milano è risultata essere prima in classifica, Bolzano seconda e Monza terza. Seguono Bologna e Trento al 4 e 5 posto in classifica, distinguendosi per capacità di coniugare sviluppo economico, sostenibilità ambientale e alti livelli di sicurezza e benessere. In fondo alla classifica invece troviamo al 105° posto Agrigento, al 106° Reggio Calabria, (che ha perso 11 posizioni dal 2023), ultima Caltanissetta. La città che ha subito il peggior crollo è Savona, passando dal 47° al 63° posto, al contrario Ferrara è il capoluogo che ha registrato la migliore prestazione, salendo dal 48° al 27°. Ma tornando alle caratteristiche della prima classificata, Milano per migliorare ancora di più la qualità della vita dei suoi cittadini, inserirà a partire dal prossimo anno, l’obbligo della distanza di cortesia per i fumatori. In breve, non si potrà più fumare in tutte le aree pubbliche all’aperto e dunque anche per strada, a meno che non si rispetti la distanza di 10 metri dagli altri, come già previsto a Torino da pochi mesi. Il divieto riguarda però solo il tabacco, perché le sigarette elettroniche saranno ammesse anche all’aperto.
Quest’anno si conferma la crescita delle metropoli soprattutto del Centro-Nord, continuano a mostrare una maggiore capacità di ripresa dagli shock rispetto alle altre aree del Paese. Di riflesso, si fa più netta la separazione tra le regioni del Nord e il Mezzogiorno e Isole, dove crescono aree di disagio sociale e personale. Per trovare la prima città del Sud in classifica, bisogna scendere al 68 posto con Cagliari, al 71° Bari, e solo al 90° in classifica troviamo una città Calabrese, Catanzaro.
Milano è una tra le città d’Italia ad essere vicina alle grandi metropoli europee e si è classificata come migliore città per qualità di vita, sarà pur vero considerato la fuga di cervelli e di lavoratori che ogni anno in massa scelgono Milano come meta finale per studiare e lavorare. Eppure non è difficile chiedersi come sia possibile che tutte queste belle e apprezzatissime qualità offuscano, compensano e anzi premiano quelle che sono le fatiche di molti: pagare gli affitti, le spese settimanali sempre over budget, vivere con gli stage a 500euro al mese, con lo stress da lavoro, l’inquinamento ambientale, il costo delle auto in città e il progressivo aumento di reati e violenza nei quartieri.