La tragica morte di Denise Galatà, la 18enne morta annegata nel fiume Lao, mentre si trovava in gita scolastica, ha gettato tutti nello sconforto. Non ci sono parole di fronte a un dramma di questa portata, ma solo una pagina bianca e tristemente vuota.
Penso che l’unica cosa capace di descrivere l’immensità di questa tragedia sia un foglio bianco, perché solo l’immensità di una pagina bianca è capace di far comprendere il dolore che la morte di una ragazza ha suscitatato in tutti.
A 18 anni non pensi alla morte, ma solo alla vita e a tutti quelli che sono i tuoi progetti, con l’entusiasmo che accompagna i passaggi decisivi per la realizzazione dei tuoi sogni, lo stesso entusiasmo che si prova quando si parte per la gita con tutti i compagni di classe, dopo un anno di studio. Poi, all’improvviso si precipita all’inferno. E proprio “L’ improvviso” che non ci si aspetta, ma che ci travolge e sconvolge la nostra esistenza. Inaspettatamente, non c’è più tempo per realizzare i nostri progetti, perché la vita non c’è più, è sfuggita “All’improvviso”. Così, l’entusiasmo viene sostituito dalla disperazione.
Denise è annegata nel fiume Lao tra Laino Borgo e Laino Castello, durante una gita scolastica, in un momento spensierato della sua vita. Secondo i raconti dei professori e compagni, il gruppo del liceo di Polistena era in gita da alcuni giorni. Tra le attività previste dal viaggio d’istruzione c’era anche il rafting sul fiume. Durante l’escursione, il gommone, sul quale viaggiava Denise, avrebbe urtato quello che lo precedeva facendo sbalzare la ragazza in acqua. Una volta finita sott’acqua, in un punto in cui il torrente è profondo alcuni metri, la giovane non avrebbe avuto la forza di risalire in superficie e sarebbe morta annegata. All’inizio, sembra che le acque fossero calme, ma subito dopo la forza della corrente è aumentata, tanto che i gommoni sfioravano pericolosamente enormi massi. Ad un certo punto, sono stati sbattuti contro uno di questi massi e in tre sono caduti in acqua. Ma, mentre gli altri sono stati subito soccorsi, di Denise si è persa ogni traccia.
Originaria di Rizziconi, aveva tantissime passioni: il ballo, la palestra e l’impegno per la parrocchia, infatti, suonava l’organo in chiesa. Era una ragazza molto altruista, per questo desiderava diventare un medico.
La morte tragica di Denise rappresenta un enorme dolore per chi l’amava. Una sua amica le ha dedicato un post commovente sui social: “Denis la mia salvezza” così eri e sei memorizzata sul mio telefono, mi hai lasciato un grande vuoto dentro, un peso incolmabile che nessuno mai potrà colmare…te ne sei andata via nella maniera più brutale che ci possa essere… Non scorderò mai ciò che abbiamo passato tutti noi…mentre il fiume mi trascinava via avrei voluto così tanto che tu mi passassi davanti per afferrarti e portati con me o anche solo vederti per poter chiedere l’aiuto che meritavi. Mi sono sentita così debole e impotente nel veder trascinare davanti tutti i remi e i caschi, tra cui il tuo, non bastano le parole per riempiere l’immenso vuoto che hai lasciato a tutti noi, avrei preferito sacrificare la mia vita per te, anziché patire questo enorme senso di colpa che mi sta lacerando dentro…”
Intanto, la Procura di Castrovillari ha iscritto nel registro il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, i responsabili della “Pollino rafting” e sette guide della stessa società. Allo stesso tempo, i magistrati hanno disposto anche il sequestro della società che si è occupata dell’escursione. Si tratta del primo passo ufficiale dell’inchiesta avviata dalla procura, subito dopo la scomparsa della giovane. Contemporaneamente, proseguono anche le attività del ministero dell’Istruzione che attende, dall’Ufficio scolastico regionale, i risultati delle verifiche disposte per accertare che siano state effettivamente adottate tutte le misure di sicurezza previste in questi casi. Questo pomeriggio, intanto, saranno celebrati i funerali della ragazza.
Ciao Denise, non si può morire in gita, a 18 anni, non si può essere strappati alla vita in un momento di spensieratezza, non può il destino essere così crudele, avevi tutto il diritto di continuare a sognare, di progettare e realizzare tutti i tuoi obiettivi.