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Cui Prodest tutto ciò?

Maria Giuliana Fiaschè, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Marina di Gioiosa Ionica – Mammola e, per due anni, dell’istituto d’istruzione superiore “Guglielmo Marconi” di Siderno, replica all’articolo pubblicato sul nostro giornale dal titolo “I docenti del Marconi ci scrivono per replicare alla Gazzetta del Sud.

 

Maria Giuliana Fiaschè

Mi trovo costretta ad intervenire a seguito della pubblicazione di una nota stampa vergata senza dare modo ai riceventi di risalire ai suoi firmatari e, con tutta probabilità, inviata da un account di posta elettronica altrettanto impersonale, con la quale, i sedicenti docenti dell’lpsia e dell’IIS “Marconi” di Siderno (autoqualificatisi come “la maggior parte”) provano a screditare ii contenuto del pezzo pubblicato nell’edizione di giovedi 1° agosto sulla Gazzetta del Sud dal titolo “Al Marconi ‘dimensionato’ e ii memento dell’amarezza” a firma di Gianluca Albanese. Ebbene, confermo con la mia firma in calce alla presente, che le argomentazioni trattate nell’articolo di Albanese (cronista da sempre attento alle vicende della scuola che dirigo) sono assolutamente reali e oggetto di approfondimenti in corso, a tutti i livelli.

Non posso nascondere che l’articolo pubblicato dalla Gazzetta del Sud a firma Gianluca Albanese mi abbia suscitato sentimenti di riconoscenza, perchè io vi ho visti rappresentati la disillusione e lo sgomento manifestatimi nei giorni precedenti dai docenti del Marconi e la tristezza per l’epilogo di una bella avventura durata due anni, che non ha mai visto nessuna opposizione in Collegio sugli innumerevoli attività e progetti portati avanti, poichè tutto e stato condiviso, ribadisco, nei numerosissimi Collegi dei Docenti, i quali hanno sempre approvato all’unanimita iniziative e progetti ed i cui verbali sono agli atti della scuola.

lnoltre, il giornalista Albanese sul suo pezzo pubblicato da “Gazzetta del Sud” scrive, a proposito del dirigente Pedullà, cito testualmente, «nulla di personale nei confronti di quest’ultimo, del quale tutti riconoscono le doti umane e professionali», interpretando ii sentire della comunità e mantenendo sempre toni benevoli e cordiali, oltre che professionali. Pertanto l’articolo riguardava un clima intimo e per·sonale dei docenti, senza riferimento alcuno al suddetto dirigente.

Quindi SI e VOLUTO COSCIENTEMENTE dare un’interpretazione denigratoria e mistificatoria ad un articolo che ha espresso solo dei sentimenti umani condivisi se non da tutti, dalla maggior parte dei docenti del Marconi, che in nessun passaggio lede la figura del “nuovo dirigente”, creando ancor prima del primo settembre un clima divisive ed esacerbato.

CUI PRODEST creare malumori e divisioni?

Voglio esprimermi anche a proposito dei contenuti della (presunta) replica. Va detto che i presunti errori addebitati all’autore del primo articolo pubblicato non sono da considerare tali. Basta esaminare l’atto lstitutivo del dimensionamento, che invita tutti gli interessati a consultare, e la nota del Ministero (Decreto Giunta Regionale DGR 719 del 15/12/2023 allegato D, nota MIM 86611 DEL 14.06.2024) per leggere solo di istituti aggregati ed aggregati. lnoltre, per amore di chiarezza e verità, faccio presente che, in seguito al provvedimento di accorpamento, ii Marconi ha conservato ii suo codice meccanografico, ii suo codice fiscale, i suoi indirizzi di posta elettronica. Anche le procedure tecniche (determinazione dell’organico) sono state svelte dal Marconi in un’ottica di accorpamento.

CUI PRODEST discostarsi dagli atti ufficiali?

 Parliamo poi della differenza numerica del numero complessivo di studenti, che gli estensori della “presunta” replica definiscono “di solo settanta alunni”. Voglio ricordare agli estensori della lettera i dati che i miei docenti conoscono già perchè comunicati più volte in Collegio: in merito ai corsi diurni sono state autorizzate 28 classi al Marconi contro mi dicono oggi 22 all’IPSIA (dati SIDI) e che il Marconi e l’unica scuola tecnica professionale ad aver aumentato di ben tre classi l’offerta formativa per ii nuovo anno scolastico, realtà che evidenziano una consistente differenza, senza dover fa la conta degli alunni frequentanti ogni singola class.e. Certo ii Marconi ha la fortuna di veder concentrate le sue classi tutte in u/r’unico plesso a Siderno, mentre l’lpsia ha le classi distribuite nei due plessi di Siderno e Locri.

CUI PRODEST affermare numeri diversi dalla realtà?

 Altro che “atteggiamento intimidatorio”, “palese mistificazione” e “scorrettezze” che, secondo gli anonimi estensori dello scritto dalla Vs. testata pubblicato avrebbe commesso l’autore dell’articolo! Semmai, si coglie in tutta chiarezza come ii processo di accorpamento/fusione in atto, culminate con la rinomina di un dirigente diverso da chi è stato al vertice del “Marconi” negli ultimi due anni, tra due scuole che poco hanno in comune, possa comportare una sostanziale perdita di quella identità di scuola moderna, innovativa e all’avanguardia che il nostro istituto ha saputo conquistarsi, mantenendo alti livelli di offerta formativa, coinvolgendo nelle varie iniziative sia il territorio che le scuole che hanno voluto prenderne parte, oltre l’iscrizione di un alto numero di nuovi studenti al primo anno, nonostante l’evidente calo demografico in corso.

CUI PRODEST nascondere questa verità?

Mi rammarica molto, invece, apprendere come una testata come Rivieraweb.it abbia ritenuto di dover pubblicare una (presunta) replica ad un articolo pubblicato da un altro giornale, aggiungendo considerazioni gratuite e prive di veridicità, a quanto mi risulta, sulla figura del giornalista Albanese. Ma soprattutto, non riesco a spiegarmi come abbia fatto un giornale della storia e della rilevanza di Gazzetta del Sud a pubblicare una (presunta) replica senza mai accertarsi dell’identità dei mittenti e senza nemmeno sentire l’esigenza di accertare la veridicità di quanto riportato nell’articolo originario, magari contattando quei riferimenti del nostro istituto che – allora si in maniera solerte – venivano raggiunti telefonicamente per concordare ii pagamento delle fatture emesse dal giornale dopo la pubblicazione di quelle pagine monografiche realizzate sempre da Albanese sulle attività del nostro istituto in diverse occasioni nell’anno corrente.

Una sciatteria, quella dimostrata da chi ha pubblicato l’anonima nota, che mi lascia senza parole venendo meno eticamente alla splendida definizione di Umberto Eco che “i cronisti sono storici del presente e dell’istante”.

Devo aggiungere che ii giornalista Albanese fino ad oggi ha sempre seguito tutte le iniziative fatte dalla scuola e come lui moltissime altre testate giornalistiche, anche nazionali (Sole24ore e Orizzonte Scuola), come chiunque può documentarsi sulla pagina della RASSEGNA STAMPA del sito della scuola. Se ricordo bene, inoltre, ii giornalista ha sempre dato un’informazione chiara del processo di dimensionamento nella provincia di RC al fine che i politici locali potessero difendere l’identità e l’esistenza delle scuole di Siderno. Un attacco denigratorio così strano nei modi e nei fatti mi lascia quantomeno perplessa.

lnfine, lasciatemelo dire, far partire con ii piede sbagliato ii nuovo istituto con un clima divisive ed esacerbato, chiunque sarà ii Dirigente, non potrà giovare all’azione didattica ed educativa a cui noi tutti Docenti/Dirigenti siamo preposti al fine di dare una “possibilità” nella vita ai nostri alunni e rischia, considerate ii calo demografico in corso, di far implodere ii nascente Polo Tecnico Professionale, unica scuola superiore di Siderno, al momento del suo avvio.

CUI PRODEST tutto cio?

 Per amor di verità

 

 

 

 

 

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