L’ingegnere Francesco Costantino, dopo una straordinaria carriera professionale, sta dedicando la sua vita di pensionato ai problemi della sanità nella nostra regione in tandem con il dottor Rubens Curia. Entrambi sono attivamente impegnati con il gruppo “Comunità Competente” e girano in lungo e in largo l’intera Calabria per divulgare i contenuti dei loro libri “Manuale per una riforma della sanità in Calabria” e “Per una sanità partecipata”, al fine di stimolare la partecipazione delle Istituzioni e dei cittadini calabresi.
Francesco, certamente non avevi progettato di trascorrere così gli anni sereni della tua pensione, cosa ti ha spinto a intraprendere questa gravosa attività?
In parte hai ragione e in parte no, la pensione è certamente una fase della vita che tutti vorremmo trascorrere in serenità e spensieratezza, ma io ero perfettamente consapevole che non avrei mai messo a riposo il ruolo di homo civicus che ha sempre contrassegnato la mia esistenza. Quando con Rubens Curia abbiamo avviato l’attività di “Comunità Competente” siamo partiti dalla considerazione che pur essendo ricca di un patrimonio professionale eccellente, la Calabria non ha saputo offrire ai cittadini un sistema sanitario di qualità e bene organizzato, con strutture ospedaliere e presidi sanitari territoriali efficienti e tecnologicamente avanzati, sia a livello diagnostico che terapeutico in aperto contrasto con quanto previsto dall’art. 32 della nostra Costituzione. Una circostanza che non solo rende bassa la qualità della vita di ogni singolo calabrese, ma stimola sempre più l’emigrazione sanitaria verso altre città italiane e/o estere. Tutte le strutture sanitarie che concorrono a garantire gli obiettivi assistenziali debbono operare secondo il principio dell’efficacia, qualità e sicurezza delle cure, dell’efficienza, della centralità del paziente e dell’umanizzazione delle cure, nel rispetto della dignità della persona.
Tu hai posto l’accento sul mancato uso delle risorse finanziarie (soprattutto i famosi Fondi Inail) destinate all’edilizia e alle tecnologie sanitarie in Calabria; il presidente Occhiuto sembra avere recepito queste sollecitazioni e in questi giorni ha prodotto un comunicato dal tono rassicurante.
Sì, ma per intenderci meglio, penso che valga la pena riportare testualmente alcune parti salienti del comunicato del Presidente Occhiuto: “È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri attraverso il quale il governo nazionale – accogliendo le richieste della Regione Calabria – ha rimodulato gli importi dei fondi INAIL stanziati per gli ospedali di Reggio Calabria e di Cosenza”. “Lo scorso mese di febbraio, in occasione della ricognizione del fabbisogno di ulteriori iniziative, avviata dal Ministero della Salute, la Regione Calabria per il GOM di Reggio Calabria aveva chiesto di incrementare di 90milioni di euro le risorse per l’intervento ‘Ampliamento Nuovo Ospedale Morelli di Reggio Calabria’, già finanziato con 180milioni di euro, portando così il totale a 270 milioni di euro. Avevamo anche richiesto di incrementare di ulteriori 2milioni e 700mila euro il valore dell’iniziativa denominata ‘Completamento polo onco-ematologico del nuovo Ospedale Morelli’, già finanziata con 10milioni di euro, portandola così a complessivi 12 milioni e 700 mila euro” … “Avevamo, inoltre, suggerito di valutare un’ulteriore iniziativa proposta dal GOM di Reggio Calabria, denominata ‘Realizzazione della Palazzina Uffici e della Foresteria’ in un’area adiacente all’attuale Presidio Morelli, per un costo complessivo di 13milioni di euro”… “Dunque, nel mese di luglio abbiamo avanzato formale richiesta al Ministero della Salute per rimodulare le risorse stanziate per la Calabria, e nei giorni scorsi è arrivato il definitivo semaforo verde dall’esecutivo nazionale. Avremo, per gli ospedali di Reggio Calabria e di Cosenza, 689 milioni e 700 mila euro, 308 milioni e 600mila euro in più rispetto a quelli che erano stati stanziati negli scorsi anni. Allo stesso tempo sono stati confermati 14 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo edificio polifunzionale nel crotonese, 35.702.321,75 euro per la riqualificazione del polo ospedaliero di Polistena, e 86 milioni e 800 mila euro per il nuovo ospedale di Catanzaro. In totale più di 826 milioni e 200 mila euro per i presidi e le strutture ospedaliere della nostra Regione. Un ottimo risultato raggiunto, anche grazie allo scrupoloso lavoro degli uffici preposti, dalla nostra amministrazione”
Non stento a immaginare che questa nota ti abbia fatto sobbalzare sulla sedia.
Mah ti devo dire che questa nota, della quale siamo venuti a conoscenza solo grazie alla stampa, ci ha spinti intanto a sottolineare che nel territorio della città metropolitana il saldo degli investimenti INAIL presentava il segno negativo per 14 mln di Euro. Segnalazione maieutica, ha osservato qualcuno, considerando il profluvio di interventi di amministratori, sindaci, sindacalisti e opinionisti che si è registrato nei giorni successivi sui media. e nel mondo social. È evidente che gli interventi sono stati stimolati dalla nostra segnalazione! Noi ci teniamo solo a ribadire la circostanza incontestabile che la rimodulazione dei fondi INAIL per investimenti nel territorio metropolitano della città di Reggio Calabria metteva in luce un saldo negativo di investimenti e che, pertanto, sembrava giusto ridimensionare la portata di ciò che era stato pubblicato su qualche organo di stampa locale, laddove si preannunciava l’arrivo sul territorio di una pioggia di milioni. Ci era parso che se non di vera e propria siccità, si potesse dunque parlare, nessuna pioggia abbondante di milioni risultava in arrivo.
Puntualizzazione quanto mai opportuna dalla quale si evince lo spirito di partecipazione attiva che anima voi di Comunità Competente, ed ora come intendete muovervi?
Auspichiamo un dibattito non occasionale sul NON USO che nel corso di questi anni si è fatto delle risorse finanziarie destinate all’edilizia ed alle tecnologie sanitarie. Che poi si fosse scelto, per alcuni investimenti già valutati positivamente, ai sensi dell’art. 1, comma 317, della legge numero 190 del 23 dicembre 2014, nell’ambito dei piani triennali d’investimento dell’INAIL, di utilizzare altre forme di finanziamento ritenute più conducenti per gli interessi dei calabresi è un’altra storia.
A seguire le modifiche e le integrazioni dei DCA del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria in merito all’adeguamento antisismico ed antincendio, la testa gira…
Hai ragione, pensa che dopo varie modifiche attuate in un anno, finalmente con il DCA 8/2022 ai sensi della legge 145/2018 sono stati finalizzati circa 19 milioni di euro per il Presidio Ospedaliero di Locri da erogare “in comode rate” dal 2021 al 2027 e 9 milioni e 290 mila euro per l’Ospedale di Melito Porto Salvo da erogare dal 2022 al 2029!!! Ci auguriamo che sia l’ultima “integrazione” e si vada speditamente alle gare perché vista la data di emissione del DCA stesso, riteniamo che non si sia potuto tener conto dei rincari collegati al nuovo prezzario delle opere pubbliche regionali pubblicato successivamente (luglio 2022) e degli ulteriori rincari dei materiali da costruzione degli ultimi mesi.
Franco Arcidiaco