Una evento spettacolare è avvenuto nell’ospedale di Cosenza. Un paziente affetto da neoplasia blastica a cellule dendritiche plasmocitoidi (BPDCN), una rarissima forma di leucemia, è riuscito ad andare in remissione completa grazie ad un’innovativa terapia basata su un nuovo anticorpo monoclonale.
Questo paziente purtroppo aveva contratto una fortissima forma di leucemia, era, di fatti, considerato un malato terminale. Gli fu diagnosticata codesta malattia quando, a causa di una lesione cutanea sulla coscia, giunse nell’Uoc di Ematologia di Cosenza, diretta dal dottor Massimo Gentile. E’ stato sottoposto ad una biopsia in esito alla quale è stata diagnosticata la malattia molto rara e inevitabilmente mortale se non trattata con la chemioterapia ed un trapianto di cellule staminali. Sfortunatamente, per la sua forma di leucemia, la chemioterapia non si è dimostrata efficace, rendendo difficile, se non impossibile, l’esecuzione del trapianto.
Ma i medici furono in grado di salvare questo paziente con l’ausilio di un farmaco, in grado di indurre una remissione della malattia. Il farmaco in questione prende il nome di Tagraxofusp, un anticorpo monoclonale innovativo diretto contro una proteina espressa dalle cellule leucemiche. Per la cura di questa forma di leucemia questo farmaco è indicato in via esclusiva, ma purtroppo, non è rimborsato dal Sistema sanitario Nazionale, non rientra pertanto nella sanità pubblica e ha, perciò, costi molto elevati.
Fortunatamente l’azienda farmaceutica, la Clinigen, ha messo a disposizione gratuitamente il farmaco di nuova generazione. Il paziente, dopo aver eseguito un solo ciclo di terapia è in remissione completa e, grazie a questo trattamento potrà eseguire il trapianto allogenico di cellule staminali.
Un ringraziamento va all’equipe: Ernesto Vigna, Antonella Bruzzese, Eugenio Lucia, Enrica Martino, Francesco Mendicino, Virginia Olivito e tutto il personale infermieristico e ausiliario, che con la sua disponibilità ha consentito il raggiungimento di questo importante traguardo.
In conclusione Gentile evidenzia che “Ad oggi pochi casi sono stati trattati in Italia con questa terapia innovativa, che restituisce speranza ai pazienti affetti da tale malattia. L’augurio è che in breve tempo si possa ottenere la rimborsabilità di tale farmaco e quindi l’accessibilità al trattamento a tutti i pazienti affetti da tale rara e grave forma di leucemia”.
Francesca Commisso