Mi ha colpito il pezzo di Corvo Rosso contro il “povero” (così lo definisce) Vannacci per gli svarioni lessicali nei quali incorrerebbe. Secondo Corvo, del quale apprezzo parecchio l’acume, il problema del generale sarebbe l’utilizzo di termini non comuni che renderebbero incomprensibile il senso di ciò che dice. Nel caso specifico lo scandalo sarebbe l’uso di “stigmatizzare”. Rimarco che, pochi minuti dopo aver letto il pezzo citato, nel corso della trasmissione In Onda, Luca Telese (che palesa idee politiche simili a quelle di Corvo Rosso) ha sciorinato, nientepopodimenoche, con riferimento al tono del comizio di Kamala Harris, un “tonitruante” che nemmeno all’Accademia della Crusca si sognano.
Peras imposuit Iupiter nobis duas . . .