La soddisfazione di Ilario Ammendolia per il successo, alla mostra del cinema di Venezia, del giovane regista calabrese di Caulonia Michelangelo Frammartino con la presentazione del film “Il buco”.
Corri Michelangelo corri e vinci…. per tutti noi.
Corri e facci sognare!
Di strada ne ha fatta tanta e, ancora una volta Michelangelo Frammartino, giovane regista calabrese di Caulonia, ha preso la rincorsa con il suo film “Il Buco” in concorso al festival di Venezia.
Non ho visto il film ma, a quanto ne so, rispetto ai film precedenti Michelangelo dopo aver fatto a meno delle parole e della musica, ne “Il Buco” fa un uso estremamente parsimonioso delle luci. Infatti, il film è girato in Sila a circa 700 metri sotto terra.
Parla di una spedizione speleologica avvenuta nel 1961, nel pieno del boom economico, quando a Milano si costruiva il “Pirellone” in Calabria si scendeva viscere della terra.
Mi piacciono e tanto i film, amo quelli di Michelangelo ma non sono, né mi improvviso un critico cinematografico. Oggi, però, sono andato a cercare su quasi tutti i quotidiani le recensioni sul film del nostro conterraneo. Quasi tutte positive.
Ho scelto due righe dalla recensione di Alessandra Levantesikezizich: “Le inquadrature iniziali fotografano l’Italia spaccata in due: l’arcaico Mezzogiorno rispecchiato nell’ancestrale paesaggio del Pollino; e il Settentrione del boom, esemplificato dal grattacielo Pirelli appena terminato. E’ l’epoca dell’emigrazione dal Sud povero al Nord ricco…una traiettoria che Frammartino capovolge rievocando una spedizione di speleologi scesi in Calabria per esplorare l’Abisso di Bifurto a 683 metri di profondità. Quello di Michelangelo viene definito un film ipnotico e diventa “ nello sguardo del regista, occasione per riflettere sulla forza dell’incontrollabile, sul contrasto tra “velocità e verticalità” sulla “bellezza che sfiora il mistico.”
“Il Buco” è un contro-racconto degli anni del boom, con l’immagine d’un vecchio contadino che fatica a respirare mentre a Milano si costruiscono i grattacieli.
Auguri Michelangelo.
Corri ancora e vinci. Anche per noi !