Ieri, tramite un articolo sulla Gazzetta del Sud, è stata annunciata la convocazione dell’assemblea dell’Associazione dei Comuni della Locride (AssoComuni). Un incontro che, stando a quanto riportato, si terrà venerdì alle 17, dopo sette lunghi mesi di attesa, discussioni e tante polemiche. L’assemblea si presenta come un momento decisivo per i sindaci della zona, ma anche un’occasione che suscita dubbi e perplessità, soprattutto considerando il contesto in cui è stata organizzata.
Il titolo dell’articolo, “AssoComuni, assemblea convocata: i sindaci si riuniranno venerdì dopo sette mesi e tante polemiche”, cattura immediatamente l’attenzione. Tuttavia, c’è chi si chiede come mai non sia arrivato alcun invito diretto a chi, come nel caso di alcune testate locali, avrebbe dovuto riceverlo. Un errore di comunicazione? O forse una svista organizzativa? La domanda rimane senza risposta, ma l’assemblea si farà comunque, e nonostante qualche confusione, tutti gli occhi saranno puntati su ciò che accadrà venerdì.
Tra i temi più rilevanti che saranno trattati nell’ordine del giorno, spiccano due questioni cruciali per il territorio: la viabilità lungo la SS106 e le problematiche legate alla sanità, in particolare le guardie mediche. Questi temi sono da tempo al centro delle lamentele dei cittadini e delle amministrazioni locali, ma fino ad oggi le risposte sono state scarne e spesso insoddisfacenti.
Non si può fare a meno di notare però che, al di là delle buone intenzioni, l’Associazione sembra non aver trovato il giusto slancio. Da un lato, i sindaci che guidano AssoComuni, come i presidenti Maesano e Imperitura, sono accusati di non aver risposto in modo concreto alle istanze dei cittadini e alle richieste di chiarimenti da parte della stampa locale. Le nostre domande, seppur legittime e dirette, sono rimaste inevase, alimentando ulteriori frustrazioni e dubbi sulla reale capacità dell’associazione di incidere positivamente sui problemi della Locride.
Inoltre, c’è un’ulteriore incognita che rende ancora più incerta la riuscita dell’assemblea: la partecipazione dei sindaci. Si tratta infatti di un incontro che si svolgerà a fronte di una crisi di consensi all’interno dell’associazione stessa, con alcune amministrazioni locali che potrebbero non prendere parte all’incontro. Non è da escludere, inoltre, che qualche dimissione possa scatenare nuovi sviluppi, come già accaduto con le dimissioni di Cagliuso, che si è dimesso con una delibera di consiglio comunale.
Insomma, l’assemblea del 28 febbraio si prospetta come un evento da seguire con attenzione, per capire non solo se i sindaci risponderanno all’appello, ma anche quale direzione prenderà l’Associazione dei Comuni della Locride. Riuscirà finalmente a dare risposte concrete sui temi più urgenti, o il territorio continuerà a essere abbandonato a se stesso, senza una guida chiara e senza soluzioni efficaci ai problemi gravi che da tempo lo attanagliano? Venerdì sapremo, finalmente, se l’assemblea riuscirà a risolvere o quantomeno a discutere delle sfide che ogni giorno la Locride è costretta ad affrontare.