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lunedì, Novembre 25, 2024
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Con Giancarlo Bregantini va in pensione la speranza della Calabria

Ida Nucera ha intervistato monsignor Bregantini, dopo l’annuncio del suo pensionamento.

Ida Nucera

Di questi giorni sui social la notizia riportata, in modo molto stringato e poco chiaro, delle dimissioni di monsignor Bregantini. Così, senza altri particolari, poteva suscitare uno stupore misto a preoccupazione. Nella memoria di molti, anche se più di un decennio è trascorso, è ancora viva l’intensa emozione vissuta per il trasferimento del presule dall’arcidiocesi di Locri Gerace a quella di Campobasso. Sono stati strappo e ferita improvvisi per i molti che avevano sognato e sperato con lui nel riscatto di una terra abusata e trattata senza rispetto. La presenza del religioso stimmatino, che subito aveva rinunziato alla scorta per camminare insieme alla sua gente, conoscerla e condividere le lacrime e le ferite, per testimoniare che si poteva vivere senza rassegnazione e con grandi sogni, aveva galvanizzato i cuori e le coscienze. All’epoca tante le domande che risuonavano assieme alle congetture. Di certo padre Giancarlo era sovraesposto per l’impegno profuso, per aver inciso positivamente sul sociale, attraverso le cooperative, con una pastorale di serio impegno che interpellava le coscienze. Molto amato, ma anche molto sgradito, suscitava terrene gelosie e invidie anche all’interno della stessa Chiesa. Per le iniziative intraprese, dava fastidio alla ‘ndrangheta e non solo, perché la criminalità organizzata prospera non senza l’appoggio e la collusione di altri poteri.

“Cosa c’è dietro il trasferimento del vescovo?”, veniva chiesto a chi aveva avuto modo di conoscerlo e approfondire l’amicizia grazie a diverse opportunità di collaborazione. Trascorsi 15 anni da allora, con la inaspettata notizia delle attuali dimissioni, si è aperta una breccia nella memoria e non si è fatto riferimento ad un elemento di assoluta normalità nella Chiesa cattolica. Ci viene chiarito nell’immediatezza di una piacevole conversazione telefonica mattutina, che padre Giancarlo ci autorizza a pubblicare.

Buongiorno padre Giancarlo, che sta, abbiamo appena appreso la notizia non molto esaustiva delle sue dimissioni?!

Sì, la notizia non è riportata con chiarezza. Tutti i vescovi vanno in pensione.

Ma aveva facoltà di restare ancora, ci sono motivi particolari…?

(Mons.Bregantini, spiega con tono scherzoso): No. Pochi mesi prima dei 75 anni tutti i vescovi danno le dimissioni. Il papa le riceve, ti ringrazia e poi arriva il successore.

Cosa fa un vescovo che si dimette, si riposa…?

Continua, c’è sempre tanto da fare…

Dunque potremo chiederle con maggiore facilità il suo contributo a progetti, idee, condivisioni… Dove pensa di continuare il suo, si può chiamare ancora così… compito pastorale?

Se sarà possibile dove mi trovo, sempre d’accordo con il successore. 

Non  pensa ad un ritorno nella sua terra di origine, il Trentino?

È difficile dopo tanto tempo… comunque vedremo quando arriverà qui il nuovo vescovo.

Padre Giancarlo, possiamo utilizzare questa breve conversazione per riportare la breve notizia, in modo che fughi congetture, dubbi e dicerie?

Certamente, non si tratta di nessuna misura punitiva. Come dicevo, qualche tempo prima dei 75 anni, tutti i vescovi del mondo, trasmettono al papa le proprie dimissioni. Il papa, prima di tutto, ringrazia tutti i vescovi del lavoro che hanno svolto. Risponde subito ed accetta le dimissioni. Infine nomina il successore. Ecco cosa è avvenuto. Quando giungerà a Campobasso il successore, concorderò, infine, con lui, le modalità fattive e concrete di cosa farò. Desiderio mio è rimanere in città e collaborare con la pastorale.

Il successore arriverà l’8 dicembre?

No per quella data ci sarà l’inaugurazione della Cattedrale. Non sappiamo ancora nulla sull’ insediamento. 

La sua aspettativa è quindi quella di rimanere sul territorio?

Sì, per motivi sanitari, avendo avuto cure soddisfacenti ed adeguate, vorrei restare in zona per poter continuare questo rapporto con il mondo sanitario.

Le faccio molti auguri per tutto. Un ultimo pensiero?

Grazie come sempre…

Grazie, padre Giancarlo.

Alla fine dell’intervista ci siamo chiesti se un vescovo in pensione, può ritornare sul luogo probabilmente più amato. Ma a questa domanda, con grande delicatezza, il vescovo ha preferito non rispondere pubblicamente.

 

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