Durante i lavori del Consiglio regionale, il Consigliere Cirillo, ha proposto la legge con la quale si interviene a modificare e integrare la Legge regionale 19 novembre 2020, numero 25 (Promozione dell’istituzione delle Comunità energetiche da fonti rinnovabili), con l’intento di adeguarne i contenuti al mutato quadro ordinamentale vigente nazionale ed europeo.
Queste le affermazioni del consigliere Cirillo: “La Regione Calabria intende intraprendere ogni iniziativa volta all’attuazione della transizione energetica, quale nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili al fine di dare un fattivo contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di neutralità climatica, fissati dall’Europa al 2050”.
Nel suddetto scenario – prosegue Cirillo – assume un ruolo fondamentale la Comunità Energetica Rinnovabile che costituisce uno degli strumenti da utilizzare per il processo di transizione energetica anche sul territorio regionale. La proposta, nello specifico ha inteso allineare la legge regionale vigente al mutato quadro ordinamentale nazionale ed europeo prevedendo, in particolare una serie di modifiche tra cui:
– la sostituzione del titolo, per indicare in modo più incisivo che la legge regionale è volta alla “Promozione e sviluppo sostenibile di un sistema regionale di Comunità di energia rinnovabile (CER) in Calabria per perseguire l’autoconsumo e l’autonomia energetica”;
– la previsione di una assistenza tecnica, tramite portale web, per sopperire ad eventuali carenze tecniche degli enti intenzionati a costituire una comunità energetica, nonché la possibilità di promuovere protocolli di intesa con enti nazionali o tra Comuni al fine di supportare lo sviluppo delle comunità energetiche;
– l’attribuzione in capo alla Regione del compito di individuare le aree di proprietà regionale idonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili e l’attivazione delle procedure per l’affidamento in concessione delle stesse;
– la istituzione e la disciplina di un tavolo tecnico permanente, facilitatore di comunità energetica, con funzioni consultive, propositive e di monitoraggio tesi a supportare e collaborare con la Giunta regionale, con i dipartimenti regionali competenti e con tutti gli stakeholders interessati, tra cui gli Enti Locali;
– la previsione in capo alle CER, con l’introduzione dei 12 principi attivanti nei vari livelli socioeconomici per ogni singola realtà attivata. Questi principi costituiranno inoltre un riferimento comunicativo e organizzativo anche per definizione della governance della comunità energetica:
- Partecipazione, rappresentanza, equa condotta delle elezioni
- Reattività
- Efficienza ed efficacia
- Apertura e trasparenza
- Stato di diritto
- Condotta etica
- Competenza e capacità
- Innovazione e Orientamento al Cambiamento
- Sostenibilità e orientamento a lungo termine
- Sana gestione finanziaria
- Diritti umani, diversità culturale e coesione sociale
- Responsabilità: nuovi comportamenti individuali, familiari, associazionistici, di impresa e non solo tecnologici per aprire la comunità a nuove opportunità di ripresa socioeconomica e ambientale, favorendo una rivoluzione sistemica importante nel tentativo di cambiare fortemente, nei prossimi dieci anni, il modo di consumare, di abitare e quello di alimentarsi andando così verso la neutralità climatica. Attraverso tale misurabilità – conclude Cirillo, particolarmente soddisfatto dal voto unanime espresso da tutti i Consiglieri per la proposta che già aveva ottenuto in Commissione piena condivisione – le Amministrazioni potranno comunicare ai propri interlocutori gli impatti prodotti dalle scelte politiche e gestionali sulla qualità della vita all’interno della propria comunità, nonché valutare la coerenza tra quanto programmato e quanto, invece, operativamente realizzato, attivando di fatto una vera e propria rendicontazione sociale tesa a rappresentare una delle principali frontiere di innovazione riconducibile anche alla comunicazione pubblica strumento che per le Amministrazioni potrà essere un potente strumento di comunicazione bidirezionale con i propri stakeholders, favorendo, da un lato, la trasparenza dell’agire amministrativo e sollecitando, dall’altro, la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. La promozione della costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili verrà attivata attraverso programmi, bandi, progetti o altre iniziative per i quali vi sarà anche la previsione della clausola valutativa volta a monitorare lo stato attuativo della legge e quindi dell’efficienza generata.