Coldiretti e Confartigianato consegnano la statuina per il Presepe 2024 a Sua Eccellenza Monsignore Giovanni Checchinato: un omaggio alla bellezza del Natale, al lavoro e al Made in Italy.
E’ ormai un evento atteso, la tradizione promossa da Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola, che vede la creazione di una speciale statuina per il Presepe, destinata a raccontare i valori del lavoro, della sostenibilità e della comunità. Insieme ai partner dell’iniziativa, si è scelto di rappresentare il tema della qualità del Made in Italy, che incarna la ricerca della materia prima, la cura delle produzioni, la certificazione e la tracciabilità dei prodotti, il riconoscimento di un valore aggiunto che l’artigianalità esprime. Un omaggio alla intelligenza creativa, tutto naturalmente riportato nello stile presepiale. Anche quest’anno, la realizzazione del manufatto, che rappresenta un’imprenditrice, è stata affidata al Maestro artigiano leccese Claudio Riso un’eccellenza nella produzione artistica in cartapesta.
A ricevere la statuina è stato l’Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, S.E. Mons. Giovanni Checchinato, nel corso di una cerimonia ufficiale che si è svolta presso la sede dell’Arcidiocesi. L’Arcivescovo ha espresso il più vivo ringraziamento per questo dono che è segno di speranza proprio alla vigilia del Giubileo.
Alla consegna hanno partecipato il Direttore di Coldiretti Cosenza, Pietro Sirianni, il Direttore Regionale di Campagna Amica Calabria, Mario Ambrogio, il Presidente di Confartigianato Imprese Cosenza, Carlo Angotti e la Responsabile Marketing, promozione e relazioni esterne di Confartigianato Imprese Cosenza, Maria Loredana Ambrosi. Ogni anno l’obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al Presepe delle figure che parlino del presente e anche del futuro, rappresentando l’impegno e la dedizione lavorativa di agricoltori e artigiani. Il Presepe racconta la nascita di Gesù ma, attraverso i suoi personaggi, rappresenta anche la quotidianità, e pertanto è il simbolo della diversità e della ricchezza del Creato, legato profondamente alla terra. Nel 2020 – ricorda Coldiretti – la statuina scelta era un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista e nel 2023 un maestro imprenditore con il suo apprendista, sottolineando l’importanza del passaggio di conoscenze tra generazioni. Il Direttore Provinciale Coldiretti Pietro Sirianni ha commentato che: “questa statuina vuole rappresentare il legame tra la comunità agricola e la Chiesa, con un gesto che simboleggia la profonda connessione tra la nostra terra e la fede che ci guida. La statuina di quest’anno è il simbolo della cura, della dedizione e dell’impegno che ogni giorno gli agricoltori di Coldiretti mettono nel loro lavoro, di importanza fondamentale per la comunità. La sua benedizione rafforza questo legame, ricordandoci che, insieme, possiamo superare ogni sfida che la modernità ci pone davanti, rimanendo saldi nei valori che ci hanno sempre guidati. La nostra speranza è che questa statuina rappresenti non solo il nostro passato e le nostre tradizioni, ma anche il futuro luminoso che possiamo costruire insieme nella nostra regione, con fede e con impegno.”