Aldo Polisena ci parla dell’evento letterario a Cinquefrondi in cui verrà presentato il saggio “Il patto dell’Oblio” di Francesco Tropeano
L’Associazione Cinquefrondese Progetto Donna riprende l’attività letteraria ospitando autori locali e sabato, alle ore 17.00, si inizia con il saggio del cinquefrondese Francesco Tropeano appena pubblicato” Il patto dell’Oblio”.
Un libro che ripercorre delle tappe fondamentali per la crescita di Cinquefrondi durante il “secolo breve” narrando “piccole storie” più o meno nobili e descrivendo personaggi che “ non le troverete mai sui libri di scuola.”
Storie che non si raccontano più e come scrive l’autore “sono come buchi neri della memoria popolare”.
Si incomincia dalle storie di “migranti sovversivi” dei prime del novecento e il saggio di Tropeano ci consegna un lungo elenco di cittadini di Cinquefrondi schedati come sovversivi.
Parte centrale del libro, sono le storie “nobili” dei confinati politici a Cinquefrondi durante il ventennio fascista, come quella di Giuseppe Schiavon che divenne, dopo la Liberazione dell’Italia, il primo Sindaco di Padova dell’era Repubblicana.
Tropeano poi racconta le storie degli anarchici di Cinquefrondi, legando passato e presente e che nel 1939 volevano attentare alla vita di Mussolini nel corso di una sua visita a Reggio Calabria.
Infine si arriva allo sbarco alleato del 1943 in Sicilia e in Calabria e il dilagare delle truppe anglo-americani nella Piana di Gioia Tauro arrivando fino a Cinquefrondi.
Finita la guerra, Cinquefrondi assiste al ritorno degli “Internati Militari”, gli I.M.I., coloro che fecero la “Resistenza silenziosa, ma considerati traditori”.
“Non ho fatto nessuna autopsia, ho solo cercato di rischiarare, con gli occhi di adesso-ha affermato il Dottor Tropeano- fatti, persone, personaggi ed eventi, dimenticati o sepolti, che hanno contribuito a costruire l’anima di quello che siamo”.