L’Associazione socioculturale Progetto Donna diretta dalla Professoressa Franca Ieranò, nell’ambito della rassegna letteraria autunnale, ha organizzato un incontro durante il quale verrà presentato il libro di Aldo Polisena “Storia della Superstrada Ionio-Tirreno”.
Il libro ripercorre la storia della costruzione della trasversale 682, una strada che ha cambiato la storia e la cultura di due territori.
Una storia iniziata a fine anni ’70, quando l’impresa Salcos, aprì i cantieri sul fiume Sciarapotamo e sul Torbido iniziando i lavori di costruzione sella Superstrada che sarà completata in 10 anni.
Infatti, l’inaugurazione, ad opera del Dottor Vincenzo Gallizi, Presidente dell’Amministrazione Provinciale avvenne il 10 agosto del 1989 e la strada ufficialmente si aprì nel 1990.Ma la strada era stata costruita con criteri di sicurezza degli anni Sessanta e subito si propose la questione della messa in sicurezza alla luce, anche, di numerosi incidenti mortali verificatosi negli anni successivi. La questione dell’ammodernamento della 682 e della messa in sicurezza delle gallerie Torbido e Limina, si è riproposta nel mese di luglio, quando il Presidente della Regione Roberto Occhiuto annunciò la chiusura per venti mesi. La reazione dei cittadini, degli operatori turistici e commerciali, nonché dei Sindaci per gli impatti negativi sui territori fu immediata e fu individuata una soluzione alternativa.
L’Associazione Progetto Donna propone una discussione costruttiva tra Istituzioni, Cittadini e Comitati al fine di individuare le soluzioni miglior per garantire il diritto alla mobilità per tutti.
Sabato, con inizio alle ore 17.00 nella sede di Progetto Donna, in occasione della presentazione del libro di Aldo Polisena, si affronterà una questione ancora aperta e alla quale presentazione, dopo i Saluti Istituzionali, interverranno: Franca Ieranò, Presidente dell’Associazione, il Dottore Francesco Tropeano il quale dialogherà con l’autore e interverrà il blogger Carletto Romeo. Seguiranno degli intermezzi musicali a cura di Angelo Primerano e alcune testimonianze.