Al centro dei problemi di chi vive e lavora nella Locride dal 10 maggio di quest’anno c’è un solo pensiero, la chiusura della super-strada conosciuta da tutti come jonio Tirreno. Dopo un nostro articolo mi ha contattato l’ex assessore provinciale Totò Scali per dirmi che andava scritto che negli anni Novanta c’era un progetto alternativo che oggi potrebbe essere utile se non decisivo. Così sono riuscito a ricostruire la vicenda.
Al centro dei problemi di chi vive e lavora nella Locride dal 10 maggio di quest’anno c’è un solo pensiero, la chiusura della super-strada conosciuta da tutti come jonio Tirreno. Perché? Perché diventa fondamentale risolvere questa incertezza per poter programmare il futuro di ognuno dei 130 mila abitanti di questa area. La chiusura della strada significa che chi ha un ristorante dovrà prevedere un calo del 20-30% dei clienti, che chi affittava la casa per l’estate può organizzarsi diversamente, che la gelateria deve cambiare i propri piani, che chi deve lavorare da una delle 2 parti della galleria, dovrà per forza di cose rimanere senza lavoro. Migliaia di vite cambiate, un vero dramma collettivo, una disgrazia che accomuna tutta la comunità. Le strade i ponti aprono nuove prospettive ad un popolo e le esigenze non saranno più le stesse, questo significa il progresso, questo è lo sviluppo economico di un territorio. Mentre qui qualcuno ci vuole convincere che è solo una questione di sicurezza, che va fatto, con non ci sono alternative. Io sto scrivendo oggi prima delle 15,00 perché a quell’ora i nostri sindaci incontreranno i vertici ANAS, per capire meglio la questione tecnica, ma io voglio gridare ai nostri sindaci che la questione non è solo tecnica, la questione è morale, la questione riguarda lo sviluppo economico della nostra Locride, la questione riguarda il futuro dei nostri figli, la questione riguarda la morte di tutti i sogni della nostra gente. Andare via da qui sarà l’unica decisione intelligente, perché due anni di chiusura ci condannerebbero definitivamente. Infatti, oggi è previsto un sopraluogo in mattinata con i vertici ANAS all’imbocco per Mammola proprio per la questione galleria, ed al percorso alternativo. Successivamente alle 15,00 il comitato dei sindaci si riunisce nel municipio di Mammola per discutere e per preparare una relazione congiunta da consegnare all’assemblea dell’associazione dei comuni della Locride convocata per domani sera nel municipio di Siderno. Concludo ricordando un fatto storico attinente alla Limina che potrebbe essere utile. Dopo un nostro articolo mi ha contattato l’ex assessore provinciale Totò Scali per dirmi che andava scritto che negli anni Novanta c’era un progetto alternativo che oggi potrebbe essere utile se non decisivo. Così sono riuscito a ricostruire la vicenda, nel 1990 dopo la realizzazione del ponte, la Comunità montana della Limina richiese alla società “Ital studi” diretta dall’ingegnere Giovanni Papello, un progetto esecutivo, da inviare all’ANAS, per la realizzazione di uno svincolo con una rampa che dal lato sud cioè Mammola della galleria Limina salisse fino alla rotatoria del villaggio Limina, così come realizzato dal versante nord, in questo modo si creava un passo alternativo naturale alla galleria. Questa è la soluzione, questo è quello che va fatto senza chiudere tutto oggi. Anche perché da quello che abbiamo capito la comunicazione dell’ANAS del 10 maggio che ha aperto la questione recitava così: CALABRIA, ANAS: A SETTEMBRE IMPORTANTI LAVORI DI MANUTENZIONE NELLA GALLERIA ‘TORBIDO’ SULLA SS682 ‘JONIO TIRRENO’ TRA GLI SVINCOLI LIMINA E MAMMOLA, IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA. Al momento permane nel tunnel il senso unico alternato per proseguire gli interventi già in corso. Lungo la strada statale 682 ‘Jonio Tirreno’, permangono gli interventi di manutenzione della galleria ‘Torbido’, tra gli svincoli di Limina e Mammola in provincia di Reggio Calabria.
I lavori di manutenzione importanti, che renderanno necessaria la chiusura della galleria, saranno avviati nei primi giorni del mese di settembre con conseguente chiusura totale della strada per una tempistica non inferire a 70 giorni.
Il provvedimento si rende necessario per venire incontro alle esigenze del territorio e per non creare disagi al traffico veicolare nei primi Week End che precedono l’esodo estivo.
Fin qui l’ANAS, poi arrivò Occhiuto a far morire le speranze di tutto un territorio, con la comunicazione che l’ANAS sta elaborando un progetto esecutivo per la galleria Limina, che richiede almeno due anni di lavori, in una situazione di totale chiusura.
Chiudo questo mio articolo con una preghiera verso i sindaci della Locride, ed in questo mi ritrovo con il sindaco Fragomeni di Siderno, ora serve un vero intervento eccezionale per questo territorio, ora o mai più, perché a mio modesto parere se chiudono la porta della Locride verso il resto del mondo non ci sarà nessun futuro.