L’artista irlandese, Raymond Watson, verrà ospitato dalla Cooperativa Sociale Pathos di Caulonia, durante le ultime due settimane di novembre, dal 17 novembre al 1 dicembre.
I diversi progetti da realizzare, saranno aperti ai beneficiari della Cooperativa Pathos, ma anche alla comunità di Benestare, Caulonia e della Locride.
Raymond Watson è un artista dell’Irlanda del Nord, dove vive ancora oggi. Il conflitto politico in Irlanda del Nord è stato la sua maggiore influenza sia nella sua vita sia nel suo percorso come artista.
Watson è stato membro dell’Esercito Repubblicano Irlandese (Irish Republican Army – IRA) tra gli anni 70 e 80. È stato rinchiuso nella prigione di H-Blocks, Maze Prison/Long Kesh. Ed è proprio durante la sua prigionia che ha cominciato a creare diverse opere, come lo spiega nel suo libro: “La mia cella era la mia tela” (My cell was my canvas, 2012).
Come tante altre persone che hanno convissuto con il conflitto, Watson, è stato testimone, ed ha vissuto situazioni drammatiche che gli hanno fatto ripensare al senso della vita. È diventato un artista eclettico che crea sculture, pitture, installazioni audiovisivi e performance a partire da supporti multimediali o anche tradizionali: bronzo, legno, metallo…
La sua opera più famosa è titolata “Hands of History” dal 2018, in cui presenta i calchi in bronzo delle mani delle persone che hanno negoziato il Processo di Pace dell’Irlanda del Nord nel 1998 e che sono riusciti a mantenere l’accordo fino ad oggi.
Le sue opere parlano delle radici, della mitologia irlandese, della cultura, del conflitto, della ricerca dei diritti umani e della pace.
Il senso della frase “pensa globale, attua locale” forma parte della sua filosofia e della sua coerenza artistica; Watson esplora il potenziale dell’arte per aiutare a creare una società più sana, sia a livello locale, sia in altri posti del mondo dove ha svolto i suoi progetti. Watson ha lavorato ed esposto le sue opere in diversi paesi: India, Svezia, New York, Australia, Spagna, Palestina ed Israele, Paesi Baschi. I suoi progetti internazionali cambiano ma sempre rimane la stessa idea dietro ogni suo nuovo lavoro: coinvolgere la comunità del posto.
L’artista irlandese verrà ospitato dalla Cooperativa Sociale Pathos di Caulonia, durante le ultime due settimane di novembre, dal 17 novembre all’1 dicembre.
I diversi progetti da realizzare, saranno aperti ai beneficiari della Cooperativa Pathos ma anche alla comunità di Benestare, Caulonia e della Locride.
Watson svolgerà questi progetti nel nostro territorio:
● “Kids Guernica”, un progetto internazionale per la pace, che l’artista ha realizzato anche a Belfast ed in Palestina. I protagonisti dell’iniziativa sono bambini, ragazzi e adulti che, sotto la guida dell’artista, esprimono la loro idea di pace su una tela dalle stesse dimensioni di “Guernica” (3,5 x 7,8 metri), il capolavoro di Picasso realizzato nel 1937 per protestare contro il bombardamento dell’omonima cittadina basca durante la Guerra Civile Spagnola.
● “Flags of Hope”, “Bandiere di speranza”. Così spiega l’artista il progetto: “Ho creato questo progetto per facilitare la possibilità a persone di diverse età di creare la sua propria bandiera humanista. È una opportunità, specialmente per la gente giovane, per esprimersi verso il mondo in maniera libera, positiva e vibrante. Le bandierine in diverse parti del mondo possono manifestare dei conflitti. In Irlanda del Nord le bandierine mostrano le divisione tra le comunità. Per esplorare questo tema in un senso positivo ho creato “Belfast Flags of Hope”, un progetto in memoria di Thomas Devlin, un ragazzo di 15 anni morto nel 2005 per un proiettile quando era in scuola”: https://thehandsofhistory.com/wp/the-belfast-flags-of-hope/. In questo laboratorio, i giovani dovranno tagliare la tela, pitturarla e dopo cucirla nel nastro che unisce tutte le bandierine.
Prossimamente, vi manderemo il programma dettagliato delle sue attività con la Cooperativa Pathos.