La rassegna nazionale letteraria “Libri in Castello” promossa da Oligo Editore, è realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti del capoluogo di regione arriva a Catanzaro il 12 ottobre. Tante le iniziative a carattere divulgativo, formativo e culturale che prenderanno parte grazie ad alcuni libri del catalogo di Oligo Editore.
“Libri in Castello” approda a Catanzaro: il 12 ottobre, il Complesso monumentale San Giovanni, area su cui un tempo sorgeva il castello normanno della città dei Tre Colli, accoglierà la manifestazione nazionale promossa da Oligo Editore e giunta ormai alla sua quarta edizione. La rassegna, patrocinata anche dal Comune di Catanzaro, è curata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro ed è parte del progetto “Performing”, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dalle ore 11 di sabato mattina, quindi, sarà un susseguirsi di iniziative a carattere divulgativo, formativo e culturale che prenderanno le mosse da alcuni dei libri del catalogo di Oligo Editore. Si parte con la presentazione del libro “Giochi di Ruolo”, di Tommaso Palaia. Sarà l’occasione per compiere un viaggio nella nascita e nell’evoluzione dei giochi di ruolo, da Dungeon & Dragons a Magic, per scoprirne la storia, capirne il funzionamento e l’importanza di un vero e proprio fenomeno di costume che ha caratterizzato la cultura popolare tra XX e XXI secolo. Tutto questo con la chiave di lettura offerta dai luoghi in cui le avventure dei personaggi sono ambientate, vere e proprie utopie contemporanee, tra finzione narrativa e suggestioni tra storia e realtà.
Alle 12:00, lezione aperta alla città: “Una narrazione tra archivio storico e antico castello”, mentre alle 16, incontro con Emanuela Bianchi e Roberta Yasmine Catalano dal titolo “La Calabria delle donne: storie di riscatto tra Sette, Otto e Novecento”: un dialogo dedicato al femminile, ai soprusi subiti dalle donne nella società patriarcale, ma anche al riscatto della ragione sulla superstizione. Emanuela Bianchi presenterà la figura di Cecilia Faragò, l’ultima donna ad aver subito un processo per stregoneria nel regno delle Due Sicilie, vittima di antiche credenze smascherate alla corte di re Ferdinando da un giovane avvocato intriso dei nuovi valori del secolo dei Lumi. Roberta Yasmine Catalano presenterà invece una saga familiare ispirata a una storia vera e declinata al femminile, che parte dal terremoto calabrese del 1894 e si articola lungo un secolo. Sarà l’occasione per conoscere la storia di una madre e di una figlia, contrapposte per indole ma accomunate dal medesimo destino: essere intrappolate da uomini meschini ed egoisti, ma alla fine le due donne troveranno la forza per ribellarsi al giogo delle convenzioni del loro tempo.
Alle 17, l’antropologo Mauro Francesco Minervino, partendo dal suo libro “Monte Cocuzzo. La montagna-arca”, parlerà di come la scrittura possa non solo raccontare un luogo, ma anche ricostruirlo, ridefinirlo, trasformarlo, catapultando il lettore in una nuova dimensione, dove il locale diventa universale. In particolare, Minervino presenterà il suo ultimo libro, dedicato al monte Cocuzzo, alle porte di Cosenza, intriso di riferimenti mitologici e di tradizioni locali, ma messo in relazione per caratteri morfologici e suggestioni con la montagna Sainte-Victoire amata da Cézanne, con cui condivide aspetto magnetico, superstizioni e leggende magiche e fatalità.
Alle 18, approfondimento sullo sguardo di Vitaliano Trevisan sull’architettura, con Giulio Girondi, architetto e curatore di “Aberrazioni e prospettive” di Vitaliano Trevisan, Francesca Causarano, erede dell’autore, e Virgilio Piccari, direttore dell’Aba Catanzaro. Guiderà la conversazione Simona Caramia, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. La giornata si concluderà con un incontro (ore 19) sul tema “Patrie vicine e patrie lontane”. A partire dal suo libro “L’Isis raccontato da mia madre”, Younis Tawfik racconterà Mosul, la sua città natale, e Torino, la città che lo ha accolto dal 1979.
Note biografiche:
Tommaso Giovanni Palaia (1992) insegna Computer Graphic e Character Design, Tecniche di Modellazione Digitale 3D e Game Design all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, per il cui Open Day ha coordinato il progetto Escape Room, Come to ABA. Ha collaborato alla realizzazione di giochi da tavolo a scopo didattico per i Musei Archeologici della Calabria e la sua produzione artistica è stata oggetto di diverse mostre personali e collettive, come Giochi ripetuti nel tempo al Museo Macro di Roma. Per Oligo Editore ha pubblicato il libro Giochi di ruolo (2024).
Emanuela Bianchi, antropologa e attrice catanzarese, ha studiato all’Università di Roma La Sapienza. Allieva di Paolo Vignolo (Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi) e della coreografa Marta Ruìz (Adra Danza, Colombia), nel 2004 ha costituito la compagnia teatrale “Confine incerto”, che si occupa di di teatro ludico-sensoriale, teatro antropologico e teatro interattivo in spazi non convenzionali. Da anni racconta le vicende di Cecilia Faragò grazie a un’opera teatrale LaMagara (Premio della critica Gaiaitalia 2014) e con il libro L’ultima strega (Oligo Editore 2024).
Roberta Yasmine Catalano è nata a Roma nel 1975, dove si è laureata all’Università La Sapienza in Letterature Comparate. Di origini italo-libanesi, è cresciuta in Marocco. Collabora da tempo con diverse case editrici e riviste letterarie, scrivendo saggi e recensioni. Ha pubblicato Schegge di memoria. Gli italiani in Marocco (Senso Unico, 2009), La felicità è un pezzo di pane e cioccolata. Conversazioni con Tullia Carettoni Romagnoli (Narcissus 2014, vincitore del premio “Il Paese delle Donne”) e la traduzione e la curatela del volume Le luci di Casablanca. Storia della donna che seppe stupire due mondi, di Valeria Degl’Innocenti (Infinito Edizioni 2016). Ha vinto quattro premi letterari, di cui tre giovanili.
Mauro Francesco Minervino è professore di Antropologia Culturale ed Etnologia. Tra i suoi libri ricordiamo La Calabria brucia (Ediesse, Roma 2008, Premio Internazionale Fondazione Carime per la Cultura Euromediterranea 2009), Statale 18 (Fandango, Roma 2011). Stradario di uno spaesato (Melville, Pisa 2017). Ha tradotto e curato il volume di George Gissing, Verso il Mar Ionio. Il Sud di un vittoriano (Exòrma, Roma 2023). Ha vinto il Premio Internazionale di Filosofia Karl-Otto Apel (2014) e il Premio Nazionale Umberto Zanotti Bianco – Italia Nostra (2022). È autore di programmi per Rai Radio3, Rai-Libro e Rai Educational, come 42° parallelo – Leggere il ’900, Babele-Magazine e Le Meraviglie. Dal 2004 collabora alla redazione della rivista “Nuovi Argomenti” e dal 2022 è editorialista del “Corriere della Sera” – corriere.it, su cui tiene la rubrica di commenti antropologici e approfondimenti culturali Minimi Tropici. Per Oligo Editore ha pubblicato Viaggio al monte analogo. Monte Cocuzzo. La montagna-arca (2024).
Vitaliano Trevisan (Sandrigo, 1960 – Crespadoro, 2022), scrittore e drammaturgo, è stato tra gli autori più significativi e influenti della sua generazione, lasciando opere sul declino sociale ed economico del Paese, come Works (Einaudi 2016), che sono già dei classici. Tra gli interessi e le fonti di ispirazione di Trevisan troviamo il mondo dell’architettura, evidente nell’ultima opera pubblicata prima della tragica scomparsa, Il delirio del particolare, un testo teatrale dedicato a Carlo Scarpa. Giulio Girondi, editore di Oligo che con Trevisan ha intrecciato un intenso rapporto di collaborazione tra la primavera e l’estate del 2021, ha raccolto e organizzato narrazioni e saggi brevi dell’autore vicentino, a cui si sommano testi critici di Andrea Cortellessa (docente universitario, nonché tra i fondatori di “Antinomie”) e Cherubino Gambardella, architetto napoletano finalista della medaglia d’oro per l’architettura italiana della Triennale di Milano con varie presenze alla Biennale, sul cui lavoro ha scritto anche Vitaliano Trevisan.
Younis Tawfik è nato a Mosul, in Iraq. Nel 1979 si trasferisce a Torino dove nel 1986 si laurea in Lettere, per poi dedicarsi alla divulgazione della letteratura araba (traducendo autori quali Gibran) e collaborare come opinionista a testate come “Repubblica”, “Il Mattino” e “Il Messaggero”. Attualmente presiede il Centro culturale italo-arabo di Torino “Dar al-Hikma” ed è membro della Consulta islamica in Italia. Ha pubblicato libri di poesia e vari saggi e romanzi, soprattutto per Bompiani. Per Oligo ha pubblicato La sponda oltre l’inferno (2021, secondo classificato al Torneo Robinson di Repubblica) e L’ISIS raccontato da mia madre (2024).