Carolina Girasole, ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, risponde ad Ilario Ammendolia, dopo le dichiarazione esternate in vista delle elezioni di settembre.
Caro Ilario,
perdonami se intervengo anche io nella discussione che hai aperto e la cui questione di fondo, credo che, oggi, agiti non solo te, ma anche i tantissimi compagni, giovani e meno giovani, che con grande senso di responsabilità, cercano ancora una motivazione seria al perché, nel chiuso della cabina elettorale, con la matita dovrebbero apporre un segno su un simbolo, piuttosto che un altro.
Credo che il simbolo del PD, con i valori che esso rappresenta, pur con tutti gli errori che si sono fatti nel passato e che ancora oggi si fanno e certamente si faranno in futuro, rappresenti l’unica e forse ultima vera base di lancio dalla quale potere fare avanzare le ragioni del nostro Sud e della Calabria in particolare, se tutti insieme, parteciperemo e lotteremo uniti con lealtà e determinazione, per farle valere.
Ma, permettimi, per lottare e fare sentire la nostra voce non possiamo metterci fuori dal coro, di cui condividiamo le melodie, solo perché il maestro non ci piace. Dobbiamo invece rimanere nel coro e magari alzarla un poco di più la nostra voce, perché gli altri possano sentirla. L’errore più grande della sinistra italiana, in fondo, a tutti i suoi livelli, credo sia stato proprio quello delle tante voci che, nel tempo, si sono messe fuori dal coro, rimanendo mute o illudendosi di potere cantare da sole, quando non sono addirittura passate nel coro avversario, finendo comunque tutte, col perdersi e indebolire il coro che le ha generate.
La cosa buona, mi sembra, che in questo PD, qualche voce in più si sia sentita, contro ogni aspettativa e oggi forse, qualche risposta è stata data.
Ma c’è ancora tanto da fare e tutti quelli che amiamo la Calabria e siamo portatori sani dei valori rappresentati dal PD, dobbiamo fare la nostra parte, perché la nostra voce venga ascoltata, quando si tratterà di fare valere le nostre ragioni sull’Autonomia differenziata, in questo particolare momento storico vera iattura per la Calabria, che nelle condizioni disastrate in cui si trova finirebbe per essere trascinata ancora più a fondo, così come pure sui danni che, molto spesso, l’attuale normativa che riguarda lo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose provoca alle nostre comunità, punendo onesti amministratori contro i quali non vi è alcuna prova di contiguità con elementi criminali e lasciando intatte, invece, le condizioni di partenza che hanno permesso l’accesso ministeriale al fine di indagare l’esistenza di possibili condizionamenti mafiosi, o ancora sulle tante altre questioni decisive da affrontare per tentare di risollevare le sorti della nostra bella e amata Calabria.
Ecco perché, se crediamo nei valori che rappresenta e per il bene della Calabria, a mio parere dovremmo certamente votare PD.
Carolina Girasole