Pino Mammoliti, ci scrive per consegnarci questa riflessione legata alla suo opera di solidarietà nei confronti di Tina, una ragazza che secondo la denuncia delle “Iene” è stata truffata da un giovane locrese
Ho sempre ritenuto il Carnevale una delle settimane più tristi. È la “festa” che mette in maggiore evidenza e, con altrettanta durezza, le diseguaglianze tra bambini, ovviamente tra famiglie. Ci sono alcuni, con i vestiti più colorati esaltanti le gesta degli eroi, antichi e moderni , altri, solo con la mascherina tradizionale. Nel mescolarsi con i coriandoli, i bambini, ci consegnano una grande lezione: i soldi non fanno la differenza, nonostante tutto.
Prendo lo spunto dal Carnevale, per dire che la “SCLEROCARDIA” la durezza del cuore, non ci aiuta a migliorare una società, renderla solidale e libera da confini. Il benessere economico autonomo, porta alla solitudine ed all’abbrutimento. Con un solo gesto abbiamo demolito confini e costruito orizzonti.
Solo la collettivizzazione delle opportunità ci rende migliori e costruttori di libertà e dignità. Grazie a chi ha risposto all’appello di solidarietà a favore di Tina, ci reso meno maschere e più umani.