Nel pomeriggio di oggi, martedì 8 marzo, presso la Casa Circondariale di Catanzaro un detenuto, armato di un punteruolo rudimentale, ha sottratto le chiavi all’operatore di Polizia penitenziaria in servizio e successivamente ha preso in ostaggio una dottoressa dell’azienda sanitaria.
Gennarino De Fazio, segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria, ha raccontato: “Solo la professionalità, l’astuzia operativa e le capacità di negoziazione della Polizia penitenziaria hanno consentito, dopo circa un’ora, di ristabilire l’ordine e mettere al sicuro il medico, senza peraltro fare uso della forza. Singolare è che a perpetrare questo ennesimo atto proditorio sia stato sempre lo stesso carcerato che già il 6 febbraio scorso aveva innescato fortissime tensioni, artefice anche di molteplici aggressioni ai danni degli operatori e rispetto al quale il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria a tutti i suoi livelli di responsabilità appare colpevolmente disorganizzato e inerme”. Il detenuto è ormai considerato un aggressore seriale e per questo tristemente noto in molte carceri d’Italia. Da Catanzaro era già stato allontanato per ben due volte per motivi di ordine e sicurezza, ma poi vi è ritornato in quella che più che una strategia della gestione detentiva appare come una vera e propria pratica di turismo penitenziario a carico dei contribuenti. Il recluso, per di più, risulterebbe affetto da patologie mentali, ma è custodito in un reparto ordinario dove temiamo non possa ricevere tutte le cure di cui avrebbe bisogno, divenendo così anche lui vittima di un sistema che si presta a divenire carnefice persino nei confronti degli stessi operatori”.