Rinnovato entusiasmo e fiduciosa attesa vengono espressi dal sindaco Roy Biasi e dall’assessore Maria Fedele, reduci dall’ audizione di fronte alla Commissione ministeriale che deve designare la Capitale Italiana del Libro 2024. Un confronto intenso, durato poco meno di 4 ore, quello che gli esperti guidati dallo scrittore Pierfranco Bruni hanno avuto – da remoto – con le rappresentanze delle 5 città candidate, che hanno illustrato il proprio progetto avvalendosi di illustrazioni grafiche e video che hanno sintetizzato motivazioni e obiettivi del loro dossier.
Per Taurianova, la cui proposta è stata la terza ad essere visionata – in base al criterio dell’ordine alfabetico – oltre ai due amministratori ha parlato anche Serafina Grillo, dipendente comunale a cui è stato affidato l’incarico di guidare la “biblioteca monumentale Antonio Renda”. Sentimento, partecipazione e affidabilità hanno ispirato i tre interventi, aperti con l’augurio che il sindaco Biasi ha voluto rivolgere agli altri concorrenti e conclusi dallo stesso primo cittadino che, dopo una precisa sollecitazione formulata dal presidente Bruni, ha dichiarato la disponibilità di Taurianova a fare rete con le altre città anche dopo il responso finale che sarà comunicato a breve personalmente dal ministro Sangiuliano in una cerimonia in programma a Roma.
«La nostra – ha dichiarato il sindaco Biasi subito dopo l’audizione – è la soddisfazione di chi, dopo aver superato un primo vaglio tra città italiane di grande prestigio e grandi numeri, sta partecipando a questo concorso con umiltà e convinzione: abbiamo spiegato bene non solo la solidità del nostro progetto, ma anche la voglia di riscatto che tutta la regione avverte considerando la possibile indicazione di Taurianova, come un ponte verso quel futuro che i calabresi vogliamo all’insegna del rinascimento affidato alla cultura».
Il sindaco ha rivendicato i meriti di un indirizzo amministrativo portato avanti anche durante la pandemia. «Non ci siamo fermati davanti agli ostacoli che potevano derivare anche dalla scarsità di luoghi pubblici deputati alla cultura – ha commentato Biasi – e abbiamo scelto di puntare, grazie ai finanziamenti ottenuti per la Casa della Cultura e l’accademia dell’arte e della musica, ad una offerta che oggi qualifica la città per quello che ha saputo fare, assieme alle associazioni e alle scuole, anche per dissolvere definitivamente quel marchio infamante che la storia tragica degli anni ’90 aveva creato: con Taurianova Capitale del Libro siamo certi tutta la Calabria può respirare questa nuova primavera culturale». Amministratori e tecnici taurianovesi auditi, attraverso l’esposizione di un progetto il cui fulcro è costituito dall’imminente riapertura della biblioteca – in controtendenza rispetto ad un contesto locale che invece dimostra spesso di non sapere mantenere viva la funzione di queste strutture – hanno ricordato il partenariato locale e comprensoriale messo in piedi intorno alla candidatura e, rispondendo ad una precisa domanda della Commissione, hanno anche ricordato il virtuoso collegamento già esistente con il vicino Sistema bibliotecario della vicina provincia di Vibo Valentia, considerato un modello replicabile nella Piana di Gioia Tauro che in futuro potrebbe avere proprio Taurianova al suo centro.
«Abbiamo dimostrato – ha concluso l’assessore Fedele – di saper rilanciare, a quel livello più alto che la designazione quale Capitale ci potrebbe garantire, quelle attività che già facciamo in nome del libro e che vogliamo programmare assieme al Comitato scientifico che formalizzeremmo, senza disperdere quell’entusiasmo e quella grande e trasversale partecipazione che abbiamo già attivato. Non solo continuiamo a crederci, dopo le audizioni di oggi, ma l’orgoglio per la straordinaria importanza culturale del percorso fatto sentiamo di volerlo far diventare in maniera stabile e organizzata la leva per altri progetti, al di là del concorso che possiamo vincere, per far entrare definitivamente Taurianova nella rete delle mete turistico-culturali della regione».