Siderno 2030 espone le sue considerazioni sui campi di Padel sul lungomare di Siderno.
Il lungomare di Siderno avrà presto i ‘suoi’ campi da padel. Tutto bene, allora? Non proprio – evidenzia il gruppo consiliare di minoranza Siderno 2030: capogruppo, Domenico Sorace -, «non soltanto perché s’è completamente ignorata la pianificazione territoriale e urbanistica, ma soprattutto perché s’è ufficialmente rinunciato a cambiare il volto del nostro lungomare».
L’amministrazione Fragomeni rinuncia, insomma – stando a Siderno 2030 – a cambiare le determinazioni della Terna commissariale: e questo malgrado l’«errore grossolano» che ha fatto collocare l’area in zona F4b ‘Verde e impianti sporti d’interesse locale’ o B8 ‘Verde privato di conservazione’. Mentre, affermano Sorace & c., «in un’area in cui non è ammessa la nuova edificazione» non possono sicuramente essere costruiti campi da padel con servizi annessi. Mentre è peraltro ‘saltato’ il previsto parere di Rfi, che deve autorizzare espressamente «le nuove costruzioni, le recinzioni di qualsiasi tipo, la costruzione di box in lamiera, legno, prefabbricati, la costruzione di gazebo, pergolati, tettoie».
E ancora, si contesta la mancanza di contendenti in grado di formulare un’offerta competitiva per la gestione del bene: un esito che sarebbe il frutto della mancata definizione in manifestazione d’interesse della dimensione economica dell’investimento e del canone concessorio.