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venerdì, Novembre 22, 2024
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Camini: “Le regole del gioco” per raccontare la realtà dell’accoglienza

Un cortometraggio, “Le regole del gioco”, e un docu-film, “Vieni o vai? Stai!”, per raccontare la realtà delle migrazioni e dell’accoglienza, nell’universo multietnico di Camini e fare barriera contro le discriminazioni razziali.

“A Camini esiste un mondo senza confini, da lì dovremmo trarre ispirazione”, così Bernardo Migliaccio Spina, commenta la collaborazione tra Eurocoop Jungi Mundu e Scuola cinematografica della Calabria

La Scuola cinematografica della Calabria di Siderno, diretta da Lele Nucera, ha realizzato così il progetto della Eurocoop Jungi Mundu, guidata da Rosario Zurzolo, vincitrice del bando UNAR 2022, che ha dato vita ormai da anni a una realtà riconosciuta e apprezzata oltre i confini nazionali. Si raccontano, i giovani migranti, nel docu-film: il dolore per aver lasciato la propria terra, la scoperta di nuovi luoghi, l’entusiasmo ritrovato in un paese lontano che ora sentono come il loro. E si raccontano dirigenti e operatori della Eurocoop che quell’integrazione l’hanno costruita giorno dopo giorno, passo dopo passo, con preparazione e professionalità, ma soprattutto con la mente e il cuore aperti.

Diretto da Bernardo Migliaccio Spina, docente della Scuola cinematografica della Calabria, “Le regole del gioco”, girato in alcuni dei posti simbolo di Camini, ha visto bambini e ragazzi, tra i 9 e i 17 anni, beneficiari del progetto di accoglienza o del luogo, diventare attori con tutta la spontaneità del loro non essere professionisti, un elemento importante, che riesce a restituire l’autenticità del messaggio.

«Camini è un mondo colorato di bellezza, una fonte continua di ispirazione – dice Bernardo Migliaccio Spina –. È stato un lavoro stimolante, che ha richiesto una notevole capacità di ascolto in un reciproco scambio, non si racconta soltanto una storia ma se ne fanno confluire tante. La sintesi si ricerca nella semplicità e in uno sguardo oggettivo sulle cose. Le atmosfere, nate dall’accoglienza e dall’integrazione, sono magnifici motori narrativi. Per il cortometraggio, abbiamo dato spazio al linguaggio dei suoni, degli sguardi, perché non sono necessarie troppe parole. Nel documentario sono invece le storie, raccontate in prima persona, a dare spazio all’universo emozionale. La Eurocoop, con la sua squadra di professionisti, ha dato concretezza al sogno di un mondo senza confini che dovrebbe diventare paradigmatico, facendo crescere sempre più i luoghi che generano pace e bellezza. Una straordinaria esperienza per la nostra scuola».

Il cortometraggio, presentato in anteprima la scorsa settimana a Camini, in un racconto di finzione tanto simile al reale, accende le luci sui giovanissimi, sulla loro grande capacità di abbattere steccati e superare confini, a partire da un pallone, prima divisivo, ma in breve sfera catalizzatrice di condivisione ed emozioni nuove.

“Le regole del gioco” sarà proiettato in altri eventi e nei festival cinematografici a tema.

 

 

 

 

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