Kaminion Fest è un festival residenziale per far conoscere la comunità ed il territorio di Camini attraverso l’arte e la cultura: scultura, pittura, poesia, letteratura, archeologia, paesologia, riscoperta e valorizzazione del territorio.
Kaminion Fest è un evento organizzato dal Comune di Camini (RC) nato da un’idea della direttrice artistica Daniela Maggiulli (Casa della Poetessa) e progettato da Maria Faragò (progettista europeo e operatore culturale). L’evento è reso possibile grazie alla stretta sinergia tra la cooperativa Eurocoop (JUNGI MUNDU), la PROLOCO di Camini, la galleria studio d’arte “Duçi Contemporanea” di Chiara Scolastica Mosciatti, in collaborazione con altri artisti e scultori locali residenti o emigrati: Mariella Costa, ideatrice del “Parco degli Dei” di Roccella, Giuseppe Vilardo, Luciano Pezzano, Saverio Coluccio e Antonio Toscano. Al Kaminion Fest collaborano personalità già attive e coinvolte in eventi simili, quali “La Luna e i Calanchi”, di Aliano (MT), “Verso Sud” di Corato (BA), i “Giardini delle Esperidi” di Zagarise (CZ), il “Siluna Fest” di Acri (CS), “Margini” di Paola (CS), “Ferula Ferita” di Altamura (BA), “Esserci senza esserci” di Prato (FI), “Il Piccolo Principe Yogarmonia” di Maccarese (RO), “Kalabria Eco Fest”, di Polia (VV), solo per citarne alcuni.
Kaminion FEST è un luogo aperto al mondo, un incontro di arti e di artisti: scultori, poeti, pittori, narratori di storie e di vite, produttori di trame, di libri, di sapori, di sogni.
Kaminion FEST è una collezione di arte vivente nascosta negli angoli del borgo, fra le case di pietra e cemento e sotto gli archi nei vicoli, un laboratorio a cielo aperto, generativo di bellezza che nasce da mani sapienti che modellano sabbia e pietra, parole e suoni, “doni a lungo termine”, delicati e potenti come versi di poeta.
Kaminion FEST è un respiro collettivo, una connessione ai quattro elementi naturali di acqua, terra, fuoco e aria, è un cammino nello spazio e nel tempo, nei luoghi sconosciuti e sorprendenti della valle dello Stilaro, pieni di storia e di scoperte, dalla terra al mare, dalle calate di argilla delle colline ai draghi del mosaico del parco archeologico di Monasterace Marina.
Kaminion FEST è festa di comunità, allegria, vivacità, bambini felici, incontri esotici fra bancarelle di cibo, musica, artigianato e autoproduzioni.
Il Festival è molto di più di tutto questo, perché tante cose accadranno, tante persone si incontreranno, tanti amori nasceranno, e questo non si può e non si deve scrivere in un programma.
Ecco alcuni degli eventi confermati in programma (ancora in fase di elaborazione:
Giovedì 20, pomeriggio: visita del Parco degli Dei, gigantesca opera d’arte in continuo divenire, magnifico esempio di recupero e valorizzazione di archeologia industriale, nato dalla passione di Mariella Costa. In questo contesto un po’ magico e molto mitologico si potrà assistere al reading “Amalìa, Diario di una strega” con Imma Guarasci, scritto e diretto da Maria Faragò. Una storia forte e poetica di donna calabrese, l’ultima ad essere processata per stregoneria nel Regno delle Due Sicilie e del suo avvocato, che ha sfidato e battuto la Santa Inquisizione.
Venerdì 21 luglio presentazione de “l’Arciere”, di Nelson Carrilho che si esibirà nella “Danza della Creazione”, rito di inaugurazione del festival e di benedizione di tutti i suoi ospiti. Di seguito, ci sarà la presentazione del festival, dei gruppi di artisti e dei laboratori. Due voci narranti, il cantastorie pugliese Emar Orante e la giovane Doha, accompagneranno i visitatori lungo i vicoli del borgo alla scoperta delle botteghe, delle gallerie, delle mostre, delle installazioni, delle postazioni d’artista. La serata proseguirà con un coro dell’Accademia musicale “ARS Musicae”, meravigliosa emanazione dei “Girasoli della Locride” di Locri. Seguirà il reading poetico notturno “Creatura composita” di e con Giuliano Maroccini nel piccolo teatro Falcone e Borsellino del centro storico. Per gli amanti delle ore piccole si va avanti con un after, all’insegna di drink e chitarra, con Fabio Maccagnino fino a notte fonda.
Sabato 22 si apre con un passeggiata poetica lungo i sentieri di campagna, fino a raggiungere il fiume. Sentiremo risuonare di migliaia di anni le pietre e forse incontreremo le caprette nere tipiche di questi posti, fra racconti e visioni allo stesso respiro del tempo. Il cammino, di rara bellezza per chi non è avvezzo alle meraviglie della Vallata dello Stilaro, saranno nutriti dai racconti dell’archeologo poeta Francesco Cuteri, che ci dirà di quando ha incontrato draghi, delfini, ippocampi sulla spiaggia di Monasterace e tante tante altre storie ripescate da sotto terra, vite di uomini, donne e bambini che vedono luce dopo secoli di dimenticanza. Al tramonto, nel teatro Falcone e Borsellino, si “canterà la terra” sulle note della viola da gamba di Vito Maria Laforgia, con “viol (A) zioni”, un laboratorio musicale bellissimo che approda a Camini per incontrare un pubblico che non l’ha mai ascoltato.
Domenica 23, nel pomeriggio, inaugurazione ufficiale della galleria “Duçi Contemporanea” di Chiara Mosciatti, e della mostra “Briganti” di Giuseppe Vallarelli con performance dada di Ina Ripari, e aperitivo sociale. Successivamente performance inedita di Enzo Correnti, chitarra e tamburello dal vivo, e incontri con gli artisti in residenza.
Durante le mattine ed i pomeriggi del festival la comunità di Camini e gli ospiti del Festival potranno usufruire di massaggi e di sessioni di yoga, a cura di Giuseppe Miccoli, di “Yogarmina” e visitare e frequentare alcuni laboratori:
Laboratorio di SAND CASTING
Laboratorio di autobiografica poetica
Laboratorio di creazione di libri
Laboratorio di ricamo poetico
Laboratorio di recupero artistico
Laboratorio di creatività per bambini e ragazzi
Laboratorio di mail art
La serate saranno pieni di mostre d’arte e di incontri con poeti, performers, musicisti, pittori, scultori, cantastorie, artigiani. Ma la vera attrazione delle serate sarà il grande abbraccio con la variopinta comunità accogliente di Camini, un paesino piccolo piccolo, ma pieno di bambini e di famiglie di tanti diversi colori e tante diverse culture.
E per chi proprio non ce la fa ad andar via, sarà possibile fermarsi anche lunedì 24, in una specie di OFF festival, con una passeggiata paesologica a Riace e visita al Villaggio Globale e alla “Casa della Poetessa”. Sarà una bella occasione per prendere un drink al bar del paese e incontrare i protagonisti dell’accoglienza del Modello Riace.