Camini sta scrivendo una meravigliosa pagina di accoglienza e solidarietà. Il sindaco Giuseppe Alfarano ha offerto ospitalità alla piccola Splendore, nome Italiano di Sana, nata a fine novembre su una delle tante carrette del mare che arrivano nel vicino porto di Roccella Jonica.
«Poco fa sono passato a trovare la signora e la piccola, e per fortuna le ho trovate entrambe in ottima salute. Hanno pure conosciuto una famiglia siriana che vive da tempo a Camini dopo essere uscita dall’accoglienza straordinaria, ed è perfettamente integrata nella comunità. Stanno spesso assieme, si aiutano a vicenda». Il sindaco Giuseppe Alfarano racconta una normale domenica pomeriggio tra incombenze istituzionali e impegni che vanno ben oltre il ruolo amministrativo, ma lui assolve almeno con lo stesso impegno. E che gli hanno fatto meritare a Sasso di Castalda il premio dedicato alla memoria di Mimmo Beneventano, giovane medico e giornalista d’origini lucane, ucciso all’alba del 7 novembre 1980 dalla Camorra. Il suo impegno politico e ambientale a Ottaviano, dov’era consigliere comunale, lo aveva condotto a scontrarsi con la speculazione criminale sul territorio della Nco. Che non gliel’ha perdonato.
Camini sta scrivendo una meravigliosa pagina di accoglienza e solidarietà. Il sindaco Giuseppe Alfarano ha offerto ospitalità alla piccola Splendore, nome Italiano di Sana, nata a fine novembre su una delle tante carrette del mare che arrivano nel vicino porto di Roccella Jonica. Un approdo che guarda a oriente e ormai da mesi è protagonista di sbarchi quasi quotidiani. Donne, uomini, bambini e anziani con gli occhi stanchi e impauriti.
Sopravvissute al parto di fortuna, Splendore e sua mamma Batul, 24enne di origini siriane, sono state inizialmente abbracciate dal sistema dell’accoglienza attivo a Roccella. Nei giorni successivi l’amministrazione di Camini si è attivata con la prefettura e assieme all’associazione “Mamma Giulia accoglie”, che gestisce il locale Cas, ha messo a disposizione un piccolo appartamento arredato e attrezzato di tutto il necessario nel centro storico del paese. Si sono occupati di loro per l’accoglienza temporanea e l’assistenza destinata ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale per il tempo necessario all’inserimento in un Cara o un progetto ex Sprar.
Il primo cittadino ha lavorato con la prefettura reggina anche per consentire il ricongiungimento della famiglia con il fratello della donna, un altro figlio di tre anni e una cugina che assieme ad altre duecento persone si trovavano sullo stesso peschereccio che ha portato in Europa Batul e Splendore. Successivamente allo sbarco, però, i tre sono stati ricoverati in una struttura ospedaliera di Palermo, poiché risultati positivi al Covid-19. La carretta del mare era partita dalla Turchia ed è stata soccorsa a 80 miglia dalla costa in seguito a un allarme lanciato attraverso Twitter.
Una volta a terra, la mamma e la neonata sono state ricoverate nei reparti di ginecologia e pediatria dell’ospedale di Locri. Quindi sono rimaste in quarantena poiché il fratello di Batul era al suo fianco al momento del parto, infine l’arrivo a Camini.
«La bambina è davvero bellissima», ha commentato il sindaco del borgo nell’entroterra. Nel passato prossimo Camini aveva già offerto accoglienza a una trentina di persone sbarcate anch’esse a Roccella. Tant’è che oggi sono migranti un centinaio dei circa ottocento abitanti.
«Non ci possiamo girare dall’altra parte», sottolinea l’amministratore, che aggiunge: «In questa fase ciascuno di noi sta facendo il suo piccolo compito che è prendersi cura degli altri. Io, come persona, non potrei comportarmi diversamente. Anche se amministratori, non possiamo fare tutto, ma vedere la piccola finalmente tranquilla, assieme alla mamma, dovrebbe essere un senso di orgoglio per tutti noi essere umani. Camini è considerato uno dei borghi simbolo dell’accoglienza ai migranti, e già tutta la comunità si è offerta per dare supporto alla giovane mamma, compiendo gesti che scaldano il cuore» sigilla il sindaco Alfarano con soddisfazione per quanto stanno facendo pure i suoi concittadini.
Domenico Marino