La Calabria si distingue tra le regioni con il più alto incremento di infortuni sul lavoro nel 2024, con un preoccupante aumento del 5,9%.
Un dato allarmante emerge dai dati Inail sull’andamento degli infortuni sul lavoro nel 2024: la Calabria registra un preoccupante aumento del 5,9% delle denunce nei primi cinque mesi dell’anno, posizionandosi tra le regioni con la peggiore performance in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Questo trend in crescita, seppur in linea con l’aumento nazionale dell’1,2%, desta seria preoccupazione, evidenziando la necessità di un intervento urgente per invertire la rotta e tutelare la salute dei lavoratori calabresi.
L’analisi per settore evidenzia un aumento in quasi tutte le aree produttive, con punte significative in Sanità e assistenza sociale (+22,3%), Noleggio e servizi di supporto alle imprese (+19,5%), Costruzioni (+17,3%) e Commercio (+10,4%). Incrementi più contenuti si registrano in Industria e servizi (+0,6%) e Agricoltura (+1,7%), mentre il Trasporto e magazzinaggio segna un +10,1%.
Oltre all’aumento generalizzato, desta particolare attenzione l’incremento degli infortuni tra gli under 15 (+20,0%), probabilmente dovuto all’estensione dell’assicurazione Inail agli studenti, e tra i lavoratori nella fascia 55-74 anni (+3,1%). Al contrario, si registra un calo tra i 15-19enni (-3,2%) e i 35-54enni (-2,4%).
L’Inail, di fronte a questi dati, sollecita un rafforzamento delle misure di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ necessario un impegno concreto da parte di tutte le parti coinvolte, dalle aziende ai lavoratori, agli enti preposti al controllo, per promuovere una cultura della sicurezza che ponga al centro il benessere dei lavoratori.
Solo un’azione sinergica e un impegno comune potranno garantire una reale inversione di tendenza e creare ambienti di lavoro più sicuri per tutti.