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venerdì, Novembre 22, 2024
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Calabria Contro la Direttiva Bolkestein sulle Concessioni Balneari

Calabria vuole sospendere la direttiva Bolkestein sulle concessioni balneari

Il presidente della Calabria sostiene che nella regione non c’è scarsità di spiagge libere e approva nuovi stabilimenti.

La questione delle concessioni balneari è un problema annoso in Italia. Le leggi che regolano l’appalto degli arenili sono comunitarie, e l’Unione Europea ha spesso ammonito l’Italia per aver aggirato la direttiva Bolkestein (2006/123/CE), che mira a promuovere l’uguaglianza nell’accesso ai mercati UE.

La direttiva prevede che concessioni e servizi pubblici siano affidati a privati tramite gare pubbliche aperte a tutti gli operatori europei. Tuttavia, il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, afferma che solo il 13% delle spiagge calabresi è in concessione, lasciando l’87% libero e pronto per nuove concessioni turistiche.

La direttiva Bolkestein, entrata in vigore in Italia nel 2010, è stata spesso ostacolata da chi detiene le concessioni per non perdere i propri vantaggi economici. I governi italiani, per motivi elettorali, hanno fatto poco per far rispettare la normativa, assecondando le infrazioni e mantenendo lo status quo.

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