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venerdì, Novembre 22, 2024
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Bufera sulla sanità catanzarese: perquisizioni e sequestri al Pugliese Ciaccio

CATANZARO – Perquisizioni in corso nei confronti di professionisti in servizio nell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro. I Carabinieri del Nas ed i finanzieri del Comando provinciale, coordinati dalla Procura di Catanzaro, hanno sequestrato diversi fascicoli dai reparti, tra cui cardiologia, ortopedia, gastroenterologia, oculistica, ginecologia.

Le indagini, girerebbero intorno allo svolgimento dell’attività libero professionale e alla gestione di alcuni bandi di gara.

Al centro dell’inchiesta della Procura, guidata da Nicola Gratteri, vi sarebbero primari, dirigenti di struttura, personale amministrativo dell’ufficio Alpi e di aziende private esterne.

Le ipotesi di reato vanno dal peculato, alla concussione, passando per la corruzione, e la turbativa d’asta e truffa.

Per quanto riguarda le gare d’appalto, sembrerebbe che alcune ditte siano state favorite nell’aggiudicazione in cambio di regalie a dipendenti dell’Azienda. Occhi puntati su alcune aziende farmaceutiche per capire se abbiano corrisposto somme di denaro per l’organizzazione di un convegno.

Sul fronte dell’intramoenia gli accertamenti vogliono fare luce sulle modalità con cui veniva svolto il servizio: l’ipotesi accusatoria è che i medici abbiano trattenuto l’intero compenso delle visite private, costringendo anche i pazienti a pagare le visite in contanti per evitare la tracciabilità.

I pazienti sarebbero anche stati indotti a sottoporsi a visita specialistica preliminare senza che fosse necessario ma solo intascare il compenso.

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