Al Consiglio comunale di Bovalino del 28 dicembre è stato ufficializzato il subentro della consigliera Teresa Parisi. All’ordine del giorno l’adesione del Comune alla rete dei “Borghi autentici d’Italia”, e il riconoscimento di un debito fuori bilancio. Dopo le dichiarazioni del primo cittadino Vincenzo Maesano, SiAmo Bovalino ha deciso di dare la propria versione di quanto discusso e approvato dalla maggioranza.
Molti di noi erano presenti al Consiglio comunale di Bovalino del 28 dicembre 2022 a supporto della neo Consigliera Teresa Parisi, nel giorno del suo subentro ufficiale in seno allo stesso. Abbiamo seguito con attenzione tutti i punti posti all’ordine del giorno – scrive il gruppo consiliare di opposizione Siamo Bovalino – e, dopo aver letto su un quotidiano locale le dichiarazioni del primo cittadino di Bovalino, Vincenzo Maesano, riteniamo utile partecipare alla discussione rendendo noto ció che abbiamo ascoltato in quell’occasione sia in merito all’adesione del Comune di Bovalino alla rete dei “Borghi autentici d’Italia”, sia in merito all’ultimo punto relativo al riconoscimento di un debito fuori bilancio.
Per quanto riguarda l’adesione alla rete dei “Borghi autentici d’Italia” – proseguono – la Consigliera Teresa Parisi non ha affermato, come sostenuto dal sindaco Maesano, che il “solo” vantaggio sarebbe stato vedere il primo cittadino di Bovalino far parte della delegazione regionale dell’Associazione “Borghi autentici d’Italia” ma chiedeva, a parte l’utilità legata a detta circostanza, quale altro beneficio avrebbe avuto la nostra comunità, considerato che l’Associazione opera da circa vent’anni e ad oggi nessun Comune del nostro territorio ne fa parte, pur vantando la presenza di diversi importanti e apprezzati borghi autentici.
Riguardo il riconoscimento del debito fuori bilancio – prosegue ancora il gruppo consiliare – abbiamo notato tutti, nell’immediatezza dei fatti, la particolare enfasi e il tono di voce utilizzato sia nell’introduzione del punto, tramite un richiamo all’attenzione dei cittadini, sia nella successiva discussione. Proprio questo ha attirato la nostra attenzione, posto che in passato non abbiamo mai notato la stessa veemenza per punti relativi alla medesima fattispecie. Nel penultimo Consiglio comunale, ad esempio, é stato riconosciuto un debito fuori bilancio per il mancato pagamento di fatture relative alla fornitura di energia elettrica per il periodo da Dicembre 2019 a Ottobre 2021, quindi imputabile all’Amministrazione “precedente” (cioè quella attualmente in carica) per un totale di euro 534.348,79. La transazione raggiunta col gestore del servizio elettrico comprendeva anche 9.126,68 euro da liquidare in favore del suo avvocato per l’attività stragiudiziale svolta, importo ben superiore a quello di cui si stava discutendo (poco più di mille euro dato che il resto, circa duemila euro, erano somme dovute ad alcuni cittadini). Eppure chi era presente a quel Consiglio non ha registrato, nonostante la proposta di Deliberazione facesse emergere un danno per il nostro Comune, lo stesso impeto, lo stesso tono di voce e lo stesso richiamo all’attenzione dei cittadini.
Riportiamo le parole utilizzate, al riguardo, dall’Assessore al bilancio, che i cittadini presenti in aula, tra cui molti avvocati, potranno certamente confermare: “Gli avvocati se non vengono pagati subito procedono con i pignoramenti e procedono con le procedure esecutive che fanno soltanto aumentare le spese per l’Ente, addirittura raddoppiare, pertanto il nostro obiettivo, quando siamo soccombenti, è pagare quando abbiamo disponibilità o comunque riconoscerli come debiti fuori bilancio al fine di evitare i pignoramenti che purtroppo a volte gli avvocati tendono a fare per lucrare e per guadagnare”.
Le parole dell’Assessore contengono due errori macroscopici. Il primo è che gli avvocati non possono pignorare “subito” l’Ente il quale, sin dal 1996, ha a disposizione 120 giorni di tempo per pagare spontaneamente i creditori. Il secondo è che il riconoscimento dei debiti fuori bilancio non impedisce in alcun modo l’attivazione della procedura esecutiva consistendo, piuttosto, in un passaggio obbligato per ricondurre a bilancio quel debito, ben potendo quest’ultimo non essere, come spesso accade, poi onorato.
Ricordiamo a noi stessi che l’avvocato deve tutelare i diritti dei cittadini e come tutti i professionisti deve adempiere al meglio al proprio dovere; dovere che nello specifico, per un avvocato civilista, è quello di attuare in concreto un diritto sostanziale già accertato con sentenza passata in giudicato, nella ipotesi in cui il debitore, nel caso di specie il Comune di Bovalino, non adempia spontaneamente alla propria obbligazione. Allora ci domandiamo, viceversa, se non è il Comune di Bovalino “a …” (parafrasando l’Assessore), opponendo agli avvocati, dopo il decorso del termine dei 120 giorni dalla notifica del titolo esecutivo, una semplice Delibera di impignorabilità, sistematicamente superata in tribunale per la violazione da parte dell’Ente del previsto ordine cronologico dei pagamenti. Ai posteri l’ardua sentenza.
La nostra Consigliera Teresa Parisi ha dato l’autorizzazione a che venga utilizzata l’audio-registrazione dell’intervento in questione. Chiediamo al Sindaco e all’Assessore di fare altrettanto, per amore di trasparenza e rispetto verso la categoria degli avvocati e dei cittadini stessi che, agendo esecutivamente, tutelano esclusivamente i loro diritti.