Vincenzo Maesano ci parla della storia di Cristian, il cittadino francese giunto a Bovalino
Cristian è un cittadino francese (quindi comunitario) giunto a Bovalino il 30.12 senza fissa dimora. Non ha documenti con sé e ha dichiarato le proprie generalità al sottoscritto e alla Polizia Ferroviaria.
La sua presenza mi è stata segnalata personalmente da un cittadino bovalinese e nella immediatezza abbiamo attivato, con l’ufficio politiche sociali del comune, la rete di volontariato per l’assistenza del caso. Abbiamo posto in essere le attività necessarie per trovare una soluzione dignitosa per Cristian. Nel frattempo, è stato assistito costantemente da quel giorno.
Abbiamo cercato una sistemazione in un luogo idoneo ma lo stesso ha rifiutato di spostarsi fino a ieri sera e siccome non ha dimostrato comportamenti violenti o dato segni di sofferenza fisica o mentale, tranne quelli direttamente collegati alla sua condizione di senzatetto, non abbiamo potuto spostarlo contro la sua volontà.
Oggi, dopo l’ennesimo intervento sul posto Cristian si è convinto e così… Grazie alla Parrocchia di Bovalino Marina è stato possibile fargli fare la doccia. Grazie ad altri volontari gli sono stati forniti degli indumenti puliti. Grazie ad un medico è stato visitato constatando, ciò che già sembrava palese, ossia le buone condizioni generali di salute. Grazie alla Parrocchia di Bosco Sant’Ippolito e al gruppo Caritas della medesima parrocchia stasera dormirà in un letto al caldo e al riparo da tutto e tutti. E infine grazie all’Auser Circolo di Bovalino e ai volontari del Villaggio Globale domani mattina verrà trasferito a Riace dove troverà accoglienza.
Questa è la storia autentica di Cristian e di Bovalino!
Non basta il gesto scellerato di tre ragazzini per oscurare tutto ciò che Bovalino ha fatto in questi tre giorni per Cristian! Non basta postare su Facebook video e foto se poi non si agisce o non si contribuisce a sostenere delle iniziative e delle attività per aiutare il prossimo, nel quale vanno ricompresi questi tre ragazzi che mostrano la loro fragilità con un gesto diseducativo e scorretto. Non volevo scrivere ma lo devo a Bovalino che ha lavorato e risolto la vicenda…
AUSER CIRCOLO di Bovalino, Parrocchia San Nicola di Bari di Bovalino, Don Rigobert, Dott. Enzo Federico, la Parrocchia San Martino di Bosco Sant’Ippolito e il gruppo Caritas della stessa parrocchia, il personale della Polizia Ferroviaria di Locri e del Commissariato di Polizia di Stato di Bovalino, la Prefettura di Reggio Calabria, la Chiesa evangelica e i tanti cittadini che in silenzio ci hanno aiutato e sono stati vicini a Cristian.
Conosco la legge e ciò che mi compete come sindaco, ma quello che più conta in questo caso è la mia conoscenza di come si deve comportare una persona umana!
Conosco bene le regole non scritte, ma incise nella mente e nel cuore, di ogni persona educata, sensibile e responsabile come la stragrande maggioranza delle persone della comunità che mi onoro di rappresentare. Bovalino ha dimostrato la sua grande anima, ha messo in pratica queste regole e lontano dalla “spettacolarizzazione” dei fatti ha lavorato in sinergia per risolvere un problema umano!
Adesso ce ne rimane un altro da risolvere che è di uguale importanza e per il quale serve ancora di più una risposta di comunità: è il caso dei tre ragazzini o ragazzi che hanno “disturbato” Cristian. Dico “disturbato” perché dalle immagini del video e dalle parole dello stesso effettivamente si vede e si palesa solo ciò!
Dopo aver aiutato Cristian, sono sicuro che Bovalino aiuterà anche questi ragazzi a imparare ad amare il prossimo!
#bovalinoaiuta