Bivongi: “lo Spazio, il Tempo, gli Uomini” è il titolo del convegno di studi storici in programma sabato 6 aprile alle ore 16 e 30 nella sala consiliare del Comune sito in Via Mazzini.
L’evento vedrà la presentazione di nuove fonti sulla storia di Bivongi basato su documenti di archivio a cura di quattro studiosi di storia e documentazione archivistica.
Le relazioni, presentate durante il convegno, saranno oggetto di una pubblicazione che si aggiunge alle altre opere edite e rappresenta un’altra tessera del grande mosaico della storia locale.
Uno studio importante non solo per far conoscere ulteriormente la vita della comunità ma costituisce anche un mezzo fondamentale per rendere più concreto l’apprendimento della storia locale in particolare per le nuove generazioni a cui guardiamo con interesse e fiducia.
Relatori del convegno saranno Domenico Capponi, che tratterà il tema di “Bivongi e la Certosa di S. Stefano del Bosco: questione demaniale e contese giurisdizionali”, Domenico Romeo, che presenterà “Alcuni aspetti della Terra di Bivongi nel Settecento – Società, economia e struttura amministrativa”. Vincenzo Cataldo affronterà, poi, “I beni dei luoghi sacri di Bivongi all’indomani del terremoto del 1783” e, in conclusione, Danilo Franco con il tema “Bivongi dati economico-sociali: dal catasto murattiano al territorio comunale”.
Un caleidoscopio di fatti e avvenimenti del passato qui raccontati per renderli attuali affinché dallo studio si arrivi ai progetti. Un lavoro, comunque, che si aggiunge alla storiografia di Bivongi e alla tante e importanti opere già pubblicate in precedenza da altri di autori.
L’azione dell’amministrazione comunale perciò, è anche quella di promuovere cultura attivando il dibattito e il confronto su temi del passato e per offrire un nuovo apporto storiografico rivolto non solo agli eruditi, appassionati cultori delle storie e delle memorie territoriali, ma anche ai bivongesi, e non solo, con la speranza che da questo piccolo seme, in futuro, possa nascere un grande albero capace di produrre buoni frutti.