Si è svolto ieri a Bianco il consiglio comunale che aveva come vitale ordine del giorno l’approvazione del bilancio comunale.
Ad aprire il dibattito il sindaco Versace che, presa la parola, ha parlato del bilancio e ne ha chiesto l’approvazione. Tutto in regola, apparentemente, almeno finché il capogruppo di minoranza, Ceratti, ha chiesto di poter parlare:
“Siamo venuti qui con le migliori intenzioni in merito all’approvazione del bilancio per il bene di Bianco. Tuttavia, devo far presente che la maggioranza non ha i numeri in aula, dimostrando ancora una vola la propria inadeguatezza per il ruolo che svolge.”
Gelo.
Guardandosi intorno il sindaco Versace ha effettivamente notato che erano solo in 6, mentre il numero minimo per avere la maggioranza è 7. A quel punto, Ceratti con tutta la minoranza è uscito dal consiglio il quale, per forza di cose, è stato sospeso e rimandato all’indomani.
Viene a questo punto come sia possibile una gaffe del genere, soprattutto visto l’argomento vitale di cui si doveva discutere.
Mossa tattica per far ricadere sulla minoranza la responsabilità dell’approvazione del bilancio o, più semplicemente, superficialità e pressapochismo? Ai posteri larga sentenza.
Ciò che, invece, è certo è che figure del genere non sono proprio ciò che i cittadini di Bianco si sarebbero aspettati dalla lista che, in campagna elettorale, si definiva come la lista del cambiamento.
In ultima analisi, potremmo sintetizzare ciò che è accaduto ieri al gruppo Versace con la celeberrima frase di Emilio Fede: “Che figura di merda”.