Il gruppo politico “Voltiamo Pagina” esprime grande sconcerto e preoccupazione, perchè i vertici del Gruppo Bancario Intesa San Paolo avrebbero deciso, nelle segrete stanze, di voler chiudere la Storica Filiale, a Bianco.
Ci è giunta notizia, piuttosto preoccupante, che i vertici del Gruppo Bancario Intesa San Paolo avrebbero deciso, nelle segrete stanze, di voler chiudere la Storica Filiale del nostro paese, facente capo all’ex gruppo bancario UBI BANCA, e che è stata acquisita proprio dal predetto Istituto finanziario – da Carical è passata a Carime, poi a Ubi Banca ed infine assorbita dal Gruppo Intesa San Paolo. La chiusura avverrebbe entro la fine dell’Anno corrente.
Aperta nel 1954 ed originariamente facente capo al Gruppo “CARICAL – Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania” il cui primo Direttore fu Francesco Serra, da allora essa è sempre rimasta operativa rappresentando, insieme alla Filiale delle Poste Italiane, il più importante dei presidi sociali e di rappresentanza economico finanziaria di tutto il circondario della Locride Bassa.
La sua chiusura riteniamo essere, senza dubbio, una iattura per l’intero comprensorio locale, che consta di una rappresentanza demografica di circa 15000 abitanti e che si vede privato di un fondamentale servizio, in particolare per la parte più anziana e meno tecnologica della popolazione, che da sempre è abituata al contatto umano ed al confronto diretto con gli operatori e gestori della Filiale.
Le logiche moderne dettate dalla “spending review” rischiano di dare l’ennesimo duro colpo ad un territorio già martoriato ed abbandonato al proprio destino.
Ci facciamo, come gruppo politico “Voltiamo pagina”, portatori di un appello accorato ai Vertici Generali della Banca ed alle Istituzioni tutte, affinchè si ravvedano sulla chiusura della Filiale di Bianco, certi che non possano sacrificare la presenza sul territorio del presidio bancario con una incomprensibile volontà di ridurre i costi di gestione.
Il rilancio del territorio passa soprattutto dal mantenimento della filiale di Bianco che non può vedersi privata nuovamente, come avvenne per L’ufficio del Giudice di Pace, di un altro punto di riferimento civile, economico, sociale e a questo punto, osiamo dire, anche culturale.