Riceviamo e pubblichiamo
A Bianco i Carabinieri, nei giorni scorsi, hanno eseguito diversi controlli, con il supporto dei militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, volti alla prevenzione e repressione dei reati in genere: denunciati, in tale contesto, due titolari d’azienda per non aver sottoposto i lavoratori a visita medica. Diversi anche i controlli posti alla circolazione stradale, al fine ultimo di orientare i giovani alla legalità e rispetto del codice della strada, specie nell’importanza dell’utilizzo del casco di sicurezza, regolare basilare ma spesso ignorata.
Contrasto al fenomeno del lavoro nero e prevenzione al codice della strada, un “doppio binario”, quindi, che ha portato i militari della Compagnia di Bianco, nel fine settimana scorso, a riscontrare rilevanti violazioni.
In particolare, solo venerdì, ad Africo, a seguito del controllo a diverse imprese per verificare la presenza di lavoratori irregolari e il rispetto degli obblighi previsti per il datore di lavoro, i militari dell’Arma hanno denunciato un 36enne di Bianco, gestore di un’azienda agricola, per non aver sottoposto i propri dipendenti alle previste visite mediche al fine di accertarne l’ idoneità alle proprie mansioni. Stesso epilogo, anche per un 44enne di Bovalino, titolare di un’impresa edile impegnata nell’esecuzione di lavori a Sant’Agata del Bianco, ove, per di più proprio a seguito degli accertamenti esperiti presso il cantiere di lavoro, i militari dell’Arma hanno inoltre riscontrato che la posizione di tutti e tre i lavoratori presenti non erano regolari. Inevitabile, è stata a questo punto l’immediata sospensione dell’attività e le derivanti cospicue sanzioni.
I controlli alla circolazione stradale, hanno interessato invece, per di più il territorio di San Luca, ove nel corso dell’anno, si è assistito a un susseguirsi di numerosi incidenti stradali, che spesso hanno visto coinvolti proprio ragazzi giovanissimi: sequestrati in tale ambito, due ciclomotori – di cui uno elettrico – sprovvisti di assicurazione, mentre un terzo ciclomotore, è stato sottoposto a fermo amministrativo, per il mancato utilizzo del casco da parte del conducente.
Un’attività di prevenzione attuata nel complesso, con l’ obiettivo primario di volgere ad un’opera di sensibilizzazione verso il rispetto delle regole, in materia di lavoro, dando dignità ad ogni singolo lavoratore, a cui devono essere garantite tutte le tutele previste dalla legge, e in materia di codice della strada, al fine di infondere nelle coscienze di tutti, grandi e piccoli, il rispetto delle basilari regole di sicurezza, per la nostra salute e per quella degli altri utenti della strada.