Il principe Alberto II di Monaco, il 7, l’8 e il 9 novembre sarà a Reggio Calabria, Gerace, Cittanova e Molochio. Il principe ha scelto la Città Metropolitana per un percorso di recupero della memoria del nostro territorio legata ai Siti Storici Grimaldi. Inoltre, il Sovrano ha voluto legare la sua presenza ad un aiuto concreto per la natura. Si tratta di un evento di rilevanza storica per la nostra Regione. Dopo secoli di silenzi, si è arrivati alla consapevolezza della presenza di una delle famiglie reali più importanti d’Europa, nella nostra Terra.
Il principe Alberto II di Monaco, il 7, l’8 e il 9 novembre, farà visita al territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in particolare sarà a Reggio Calabria, Gerace, Cittanova e Molochio.
Il principe ha scelto la Città Metropolitana per una trasferta ufficiale inserita nell’ambito del percorso di recupero della memoria del nostro territorio legata ai Siti Storici Grimaldi, gli antichi feudi della casata monegasca, con i quali il Principe ha espresso la volontà di attivare nuove collaborazioni. Inoltre, il Sovrano ha voluto legare la sua presenza ad un aiuto concreto per la natura, ad un impegno che vedrà il coinvolgimento di eccellenze locali, attraverso una Serata di Gala di raccolta fondi. Per questo motivo, Sua Altezza Serenissima non sbarcherà da solo in Calabria, ma arriverà con la sua Fondazione Principe Alberto II di Monaco, organizzazione internazionale senza scopo di lucro, da lui presieduta e creata nel 2006, per combattere i cambiamenti climatici e difendere la biodiversità, i mari e le risorse idriche del nostro pianeta. Il Principe di Monaco è, da tempo, sensibile alle tematiche ambientali. Significativo è, soprattutto, il suo impegno verso le foreste in generale e la promozione di modelli di gestione sostenibili e orientati alla tutela degli eco-sistemi forestali e alla difesa della biodiversità.
Per l’occasione, l’Università Mediterranea, di Reggio Calabria, ha conferito la laurea honoris causa in Scienze forestali ed ambientali al Principe. La cerimonia di consegna da parte del rettore dell’ateneo, Giuseppe Zimbalatti, è prevista, per domani, lunedì 7 novembre. Il Consiglio Comunale di Gerace, invece, ha deciso di conferire all’unanimità la cittadinanza onoraria al Principe Alberto II di Monaco. Il conferimento verrà consegnato direttamente al sovrano, quando sarà in visita ufficiale nella città.
Il Vicesindaco, Rudi Lizzi, ha evidenziato come “Gerace rappresenta una storia condivisa con i Principi di Monaco di cui testimonianza è il Palazzo Municipale del Tocco già Grimaldi-Serra, anche al fine di promuovere e valorizzare la nostra città e le sue ingente ricchezze storico-architettoniche, ambientali-naturalistiche, enogastronomiche e folkloristiche”.
Ma chi è Alberto di Monaco e qual è il suo collegamento con la nostra Regione?
Secondogenito e unico figlio maschio del Principe Ranieri III e di Grace Kelly, sua Altezza Serenissima il Principe Albert, Alexandre, Louis, Pierre, Marchese di Baux, nasce il 14 marzo 1958. Sin da giovane, pratica varie discipline sportive per le quali ottiene numerose distinzioni in atletica, ma la sua vera passione è sempre stata il calcio. Inoltre, parla correttamente il francese, l’inglese, l’italiano e il tedesco. Membro d’Onore dell’Istituto Internazionale del Diritto Umanitario dal 1986, membro del Comitato di Sostegno del W.W.F. dal 1990, oggi è costantemente impegnato in prima persona nei programmi di aiuti internazionali e negli interventi per le emergenze umanitarie. In particolare, nella lotta alla povertà nel mondo e in favore dell’accesso universale alla salute e all’istruzione nel continente africano. il 22 luglio di quest’anno, ha fatto visita alla Comunità di Sant’Egidio a Roma, firmando due nuovi accordi: per il sostegno al programma DREAM di prevenzione e cura dell’Aids e di altre malattie in Malawi e in Mozambico e per il rafforzamento dei corridoi umanitari.
Alberto è divenuto Principe dopo la morte del padre, avvenuta il 6 aprile 2005. Il 2 luglio 2011 ha sposato Charlene Wittstock, ex campionessa di nuoto sudafricana; conosciuta nel 2001. Dal matrimonio sono nati i due gemelli, Jacques e Gabriella.
Ripercorriamo, ora, la storia della famiglia Grimaldi per capire il collegamento con la Calabria.
La nobile e antichissima famiglia Grimaldi, originaria della Francia, si trasferì a Genova nel 1070 con Inigo Grimaldo. La famiglia si ramificò in molte città, tra cui in Calabria. In particolare, Don Giovan Battista Oliva Grimaldi fu feudatario in Calabria ed acquistò nei vari secoli, il vasto stato di Gerace, Terranova, Gioia, Cittanova e vari feudi minori. Un altro ramo della famiglia, invece, ottenne il feudo di Rocca Grimaldi e raccolse poi l’eredità del ramo di Gerace. La famiglia si estinse, infine, nei Serra di Gerace. Esattamente, quando Donna Maria Antonia Oliva Grimaldi, 7^ principessa di Gerace; 9^ duchessa di Terranova; 7^ marchesa di Gioia e 10^ Signora di Monte Sant’ Angelo nel 1777 sposò in prime nozze Giovan Battista Serra e, nel 1789, in seconde nozze Pasquale Serra. In questo modo la famiglia si estinse nei Serra, che ne raccolsero i titoli e l’eredità. I Grimaldi, nel nostro territorio, hanno puntato sia allo sfruttamento dei terreni per la produzione agricola e, soprattutto, sul commercio delle sete.
Infine, notizia di questi giorni, è quella di una scoperta storica di grande rilevanza. Sono state rinvenute, infatti, nella collezione di Antonio Raffaele di Lamezia Terme, 8 grandi pergamene dei secoli XVI e XVII relative proprio alla famiglia dei principi Grimaldi, addirittura una miniata con lo stemma del casato, 4 hanno una grandezza di oltre 100 cm. Le 8 pergamene sono custodite in cornici d’epoca, ad oggi mai pubblicate e studiate, acquistate sul mercato antiquario qualche tempo fa. Da una prima e veloce lettura si tratta della concessione ai Grimaldi dei feudi calabresi di Gerace, Terranova e Cittanova.
La visita di Alberto II di Monaco è un evento di rilevanza storica per la nostra Regione. Dopo secoli di silenzi, si è arrivati alla consapevolezza della presenza di una delle famiglie reali più importanti d’Europa, nella nostra Terra.
Di conseguenza, quello che possiamo dire è: “Bentornato a casa, Alberto!”