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Autovelox: “Doverosa qualche domanda al sindaco di Caulonia”

Vito Pirruccio, dirigente scolastico in pensione, torna a parlare della questione degli autovelox, rivolgendo qualche domanda al sindaco di Caulonia, Franco Cagliuso, che si è aggregato all’affollato gruppo dell’autovelox.

Vito Pirruccio

Prima di entrate nel pieno dell’argomento, mi sia consentito una digressione di ordine storico che, poi, non si allontana assolutamente dalla sostanza del ragionamento che sta alla base del presente articolo.

Il padre nobile del pensiero socialista italiano Filippo Turati, intervenendo alla Camera dei Deputati il 17 giugno del 1908, si rivolge con queste parole all’Assemblea chiamata a buttare le basi della democrazia italiana, a suo tempo, alle prese con le prime battaglie sul suffragio universale e con i primi tepori della democrazia liberale: “[…] Per mantenere il decoro dell’Amministrazione, non bisogna non dir niente […] Io dico che bisognerebbe intanto definire ossia limitare ciò che è segreto di ufficio. Dove un superiore, pubblico interesse non imponga un segreto momentaneo, la casa dell’Amministrazione dovrebbe essere di vetro”. Quell’appello alla “casa di vetro” invocata dai banchi dell’opposizione dal leader socialista è ancora oggi di attualità nonostante le leggi sulla trasparenza amministrativa, le Leggi Bassanini che hanno rafforzato nel nostro ordinamento i principi di “pubblicità e trasparenza”, la creazione della figura del “difensore civico” e fino ad arrivare alle modifiche ed integrazioni sfociate nella Legge Madia del 2013 che allarga l’orizzonte con l’accesso civico e l’accesso civico “generalizzato”.

È doveroso, lo chiedo agli amici amministratori, che il cittadino-utente conosca nei minimi particolari i termini contrattuali che legano l’Ente Locale, nel caso in esame, al soggetto esterno fornitore del servizio autovelox o degli strumenti di rilevazione della velocità? A quanto ammontano i proventi che vanno alla società affidataria dei servizi in questione e quali/quanti sono i costi del servizio appaltato o del noleggio degli strumenti? Qual è la durata del contratto? Il contratto ha un termine iniziale e finale o prevede condizioni risolutive espresse?

Sono elementi minimi di conoscenza che vanno forniti al cittadino. Non si chiede di conoscere i misteri che governano l’universo, ma i misteri che presiedono una corretta e trasparente azione amministrativa. Se l’obiettivo nobile è, appunto, quello di garantire la sicurezza dell’utenza, perché non mettere alla luce del sole i termini contrattuali del servizio di autovelox?

Siamo d’accordo su questo principio di base?

Questo articolo di dialogo, soprattutto per la genuina amicizia che mi lega a Franco Cagliuso, Sindaco di Caulonia, lo indirizzo all’Amministrazione Comunale della Locride che da ultima si è aggregata all’affollato gruppo dell’autovelox.

La delibera di Giunta di Caulonia alla quale faccio riferimento è la numero 163 del 29 giugno 2023 “Approvazione servizi esternalizzati autovelox SCOUT-SPEED articolo 142 C.d.S. – destinazioni proventi sanzioni C.d.S. anno 2023”. Il Comune in questione conta di incassare dal servizio autovelox nell’esercizio in corso 100.000,00 euro ai quali andranno sottratti, sempre secondo previsioni, 10.000,00 euro di “crediti di dubbia esigibilità” (Come da previsione mettiamo già le mani avanti, perché pensiamo che il furbastro di turno la farà franca?) e la rimanenza di 90.000,00 euro, al netto dei crediti, da destinare a:

“Servizi di sostituzione, di ammodernamento, di messa a norma e manutenzione della segnaletica delle strade” (Di tutte le strade e, quindi, non di quella pericolosa oggetto di attenzione? Essendo la strada sorvegliata principale di competenza dell’ANAS non sarebbe giusto che questa quota venisse girata all’ente proprietario per migliorare la sicurezza del tratto stradale pericoloso?);

“Attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature”

“Acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia municipale destinati al potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale (A proposito, nel complicato gergo burocratico non riesco a cogliere la differenza tra il secondo e il terzo punto. Problema mio?)

Il Comune di Caulonia, invece, non fa alcuna previsione di impiego di somme per finanziare gli interventi finalizzati alla sicurezza stradale mediante “servizi notturni e di prevenzione delle violazioni” quando sul tratto di strada oggetto del controllo sono avvenuti più incidenti mortali proprio nelle ore notturne. Ricordo che i dati ACI-ISTAT rilevano fattori di rischio altissimo accanto alla velocità, soprattutto, quando alla guida ci sono conducenti che abusano di alcol e droga (Faccio rilevare che, specie tra i giovani e giovanissimi, gli incidenti avvengono di più nel fine settimana e proprio nella fascia serale e notturna). Altri fattori di rischio: il rispetto della precedenza, i troppi innesti ravvicinati sulle strade principali, gli attraversamenti. A tal proposito, come amministratori del Comune di Caulonia pensate di chiedere la doppia striscia continua per il divieto di passaggio e/o attraversamento di carreggiata nel tratto vigilato? Pensate di vietare la svolta a sinistra, pericolosissima, dalle uscite con direzione di marcia Caulonia-Roccella Jonica o ritenete vada bene la “disciplina” attuale?

Per concludere, il Comune di Caulonia pensa di far leva su 90.000,00 per impinguare il proprio bilancio con i proventi delle sanzioni rilevate dall’autovelox, ma vuole dirci a quanto ammonta la percentuale o la somma predeterminata che andrà nelle tasche del soggetto esterno fornitore degli strumentali o del servizio? Tutto questo negli atti previsionali deve o no essere di pubblico dominio al pari delle deliberazioni sulla destinazione degli incassi?

Se può campeggiare da 12 anni sul sito del Comune di Caulonia il proclama populista di promozione del referendum sui tagli ai privilegi dei parlamentari (Vedi allegato), può avere adeguato spazio e risalto il contratto di fornitura del servizio autovelox?

Sono interrogativi che, se non riceveranno adeguata risposta, alimenteranno il dubbio legittimo che fare cassa ha la precedenza sulla volontà di colpire i trasgressori del limite di velocità.

Sono lontano politicamente e per cultura dal leader della Lega, ma almeno su questo abbiamo coincidenze di vedute, anche se da lui, Ministro in carica, mi aspetto un fare conseguente: “Un conto – dice Salvini – è piazzare l’autovelox in prossimità di scuole, ospedali, tratti particolarmente pericolosi, un altro è posizionare proditoriamente degli autovelox che non hanno nulla a che fare con la sicurezza stradale, ma che sono una tassa occulta su automobilisti e motociclisti”. E rannicchiare nello spazio del dimenticatoio la visione dei contratti di cui sopra, aggiungo io, è un’altra impresa proditoria che gli amministratori ci dovrebbero risparmiare. Almeno su questo possiamo convenire?

 

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